5G, Ue introduce sistema di monitoraggio per valutare progressi Stati membri

Lo scorso marzo, la Commissione Ue aveva presentato il “Decennio digitale” (Europe’s Digital Decade), progetto con scadenza al 2030, che prevede la copertura 5G completa per tutte le aree popolate (dal 14% nel 2020), raddoppiare il numero di aziende tecnologiche innovative europee, 10mila server Ue avanzati per archiviare ed elaborare i dati all’interno dell’Unione, raddoppiare al 20% la capacità di produzione di microchip in Europa.

Nuovo sistema di monitoraggio Ue

Adesso la Commissione Ue avanza una nuova nuova proposta di legge che prevede un meccanismo di monitoraggio e cooperazione per rendere vincolanti gli obiettivi della politica digitale Ue al 2030, dal 5G ai microchip passando per il cloud, e garantire che gli Stati membri li rispettino allineando le proprie politiche. 

Ma come funzionerà il monitoraggio? Il sistema dovrebbe lavorare sulla base dell’indice per l’economia e la società digitale (Desi) per misurare i progressi nazionali verso ciascuno degli obiettivi 2030. 

I progressi degli Stati membri saranno valutati dalla Commissione, che redigerà una relazione annuale per ciascuna capitale e fornirà raccomandazioni per le azioni da intraprendere.

Europe’s Digital Decade

Il progetto si fonda su quattro pilastri: competenze digitali, sicurezza e sostenibilità delle infrastrutture digitali, trasformazione digitale del business e digitalizzazione dei servizi pubblici. 

Anche il lavoro sui diritti del cittadino online fa parte dell’iniziativa Ue: libertà di espressione, compreso l’accesso a informazioni diversificate, affidabili e trasparenti; libertà di creare e condurre un’impresa online; protezione dei dati personali e della vita privata; protezione della creazione intellettuale di individui nello spazio online.