L’INPGI ha approvati i bilanci consuntivi 2017 della Gestione principale e della Gestione separata. Primo bilancio in perdita della storia dell’Istituto.
Il 19 aprile scorso, il Consiglio di amministrazione dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti ha approvato – con 13 voti favorevoli e 2 contrari – il bilancio 2017 che chiude con un disavanzo di gestione di 100,613 milioni di euro.
Il risultato della gestione previdenziale, comunica in una nota lo stesso Istituto , è pari a -134 milioni ed è determinato dal complessivo perdurare dell’andamento negativo degli indicatori principali dell’attività caratteristica dell’Ente. Anche quest’anno, infatti, il numero degli attivi registra una diminuzione di ulteriori 865 unità, che porta il numero totale degli stessi a 15.011 (con una flessione del 5,45% rispetto allo stesso dato del 2016).
Si evidenzia quindi una contribuzione IVS corrente in diminuzione del 2,33% rispetto al 2016, mentre si continua a registrare un aumento della spesa per le pensioni IVS pari nel 2017 a 511 milioni di euro con un incremento, rispetto al 2016, del 5,19%.
La spesa complessiva per gli ammortizzatori sociali nel 2017 (pari a 24,2 milioni di euro) pur risultando in diminuzione rispetto al 2016, continua a rappresentare una voce rilevante del bilancio dell’Istituto. La gestione del patrimonio ha inoltre consentito di realizzare un avanzo di 64,7 milioni di euro.
Per quanto riguarda infine la Gestione separata gli indicatori fondamentali – il cui bilancio consuntivo 2017 è stato approvato all’unanimità dai consiglieri presenti – si presentano positivi anche per il 2017. L’avanzo economico di Gestione per l’esercizio 2017 è quindi risultato pari a 48,378 milioni di euro in aumento (+1,80%) rispetto all’anno precedente, per effetto della crescita della contribuzione da lavoro libero professionale.
L’avanzo della Gestione Patrimoniale è stato invece pari 7,541 milioni, in diminuzione per 2,938 milioni pari al 28,04% rispetto al precedente esercizio, per maggiori oneri rilevati sul portafoglio titoli.
«Questa è in estrema sintesi la fotografia del primo bilancio in perdita della storia dell’Istituto – ha commentato la Presidente Marina Macelloni – Una perdita tutta imputabile allo sbilancio tra entrate contributive e prestazioni previdenziali.
Il dato chiave per analizzare questa dinamica è quello dei rapporti di lavoro: – 889 nel 2017. Negli ultimi cinque anni, un tempo tutto sommato limitato, la categoria ha perso quasi 3.000 lavoratori attivi che oggi quindi sono poco più di 15.000.
A questo si aggiunga – ha sottolineato il Presidente INPGI – che nel 2017 sono stati erogati ai colleghi circa 7.000 trattamenti a titolo di ammortizzatori sociali; ciò ha comportato una spesa a titolo di indennità di 24,2 milioni che, seppur in calo rispetto al 2016, rappresenta comunque per l’Ente una voce rilevante.
Sono i numeri di una vera emergenza che non mostra nessuna inversione di tendenza.
In questa emergenza – ha ricordato la Macelloni – l’INPGI ha continuato a fare la sua parte: abbiamo fatto una riforma durissima consentendo però a molti colleghi di utilizzare clausole di salvaguardia che nessun’altra categoria ha avuto; abbiamo cercato di dare efficienza e migliori prospettive ai lavoratori autonomi della Gestione separata; abbiamo messo in campo un meccanismo di dismissione del patrimonio immobiliare che, sia pure con qualche rallentamento, ci consente di ottenere la liquidità necessaria garantendo il massimo delle tutele possibili agli inquilini; continuiamo a tenere sotto controllo con il massimo rigore tutte le spese».
Il totale dei contributi accertati nel 2017 ammonta complessivamente a 412,028 milioni di euro (-1,83% rispetto al 2016), di cui 340,18 per IVS corrente (-2,33% rispetto al consuntivo precedente).
La massa retributiva imponibile di competenza denunciata dalle aziende è, invece, passata da 1.028,4 milioni del 2016 a 1.001,0 milioni, con una diminuzione di 27,4 milioni pari al 2,67%.
Il dato delle uscite previdenziali evidenzia che la spesa per i trattamenti pensionistici per IVS ammonta nel 2017 a 511 milioni di euro, con un incremento – rispetto al 2016 – del 5,19%, pari a circa 25,2 milioni di euro.
La ripartizione dei trattamenti pensionistici alla data di chiusura di bilancio ha riguardato 7.114 trattamenti di pensioni dirette (6.757 nel 2016) e 2.284 trattamenti erogati ai superstiti (2.253 nel 2016) per un totale di 9.398 trattamenti (9.010 nel 2016).
Il rapporto tra gli iscritti attivi ed i pensionati nel 2017 continua a scendere, passando dal 1,76 del 2016 all’ 1,60 del 2017, mentre il rapporto tra uscite per pensioni Ivs ed entrate per contributi IVS correnti passa dal 139,48 del 2016 al 150,21 del 2017.
La spesa complessiva sostenuta dall’Istituto nel 2017 per i costi di struttura è pari a 24 milioni di euro, in riduzione di 1,8 milioni (-6,95%) rispetto all’anno precedente.
Relativamente a tali costi la spesa complessiva sostenuta per il Personale nel 2017 e’ stata pari a 16,7 milioni di euro, in diminuzione (-2,24%) rispetto ai 17 milioni dell’anno precedente.
Il Personale amministrativo in forza al 31/12/2017 è pari a n. 203 unità, di cui 3 a tempo determinato, contro le n. 201 unità dell’anno precedente”.
«Tutto questo ormai non basta più. – ha concluso il Presidente Macelloni – La crisi industriale del nostro settore non e’ solo un problema di sostenibilità dei conti dell’INPGI, è un problema che riguarda tutti gli attori del sistema e che attiene al tessuto democratico del Paese».