Guai in vista per le quattro Big tech, oggetto di un’indagine antitrust da parte del Comitato Giudiziario della Camera USA.
Apple, Facebook, Google e Amazon sono state indagate dal Comitato Giudiziario della Camera, ovvero l’autorità antitrust statunitense, che ha sottolineato, senza mezzi termini, come le quattro società tecnologiche “siano diventate i tipi di monopoli che abbiamo visto l’ultima volta nell’era dei baroni del petrolio e dei magnati delle ferrovie”
Come riportato dalla CNBC, dopo 15 mesi di indagini la subcommissione ha presentato un Rapporto (“Investigation of competition in digital markets) – di 450 pagine – che evidenzia gli esiti di più udienze, sottolineando che le aziende indagate hanno abusato della loro posizione di potere ed esercitato una forma di monopolio, dettando le regole e i prezzi nel loro settore operativo.
Il Report, ha precisato la CNBC, include anche interviste e più di 1.3 milioni di documenti, oltre a indicazioni per nuove normative antitrust che si concentrano su una concorrenza leale nel mondo dei mercati digitali, leggi rafforzate per quanto riguarda fusioni e monopolizzazioni, e la ristabilizzazione di una politica di sorveglianza e controllo rinforzata sull’attuazione delle normative varate.
Nello specifico, Apple è stata accusata di detenere il monopolio quando si parla delle app distribuite sui dispositivi iOS. Google è finita nel mirino per il monopolio nel mondo dei motori di ricerca e nella raccolta pubblicitaria, e viene accusata di adottare pratiche anti-concorrenziali per migliorare gli esiti delle ricerche. Amazon, invece, domina nel mondo del commercio, promuovendo i propri prodotti a scapito di altri. Mentre Facebook difende ancora le acquisizioni di WhatsApp e Instagram, a loro tempo approvate e ora sotto accusa di aver sbaragliato la concorrenza di altri potenziali servizi.
Tutt’e quattro le Big tech hanno reagito in maniera similare, difendendo il proprio ruolo di rilievo nel progresso e nella crescita economica degli USA.
Il comitato, nelle conclusioni del Report, ha richiesto che il Congresso predisponga i requisiti per offrire pari condizioni, prodotti e servizi, impedendo ai big della Silicon Valley di imporre i propri servizi dominanti come default e incoraggiando anzi le grandi società a renderli compatibili con i competitor.
(Foto in alto: Congresso degli Stati Uniti, da wikipedia.org)
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