Il mercato della stampa periodica è in caduta: i quotidiani hanno fruttato meno nel periodo tra gennaio e marzo, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Colpevole principale è la pubblicità, alla quale viene destinato un investimento sempre più ridotto.
L’Osservatorio Stampa del FCP – Federazione Concessionarie Pubblicità – lancia l’allarme sullo stato sempre più critico della stampa italiana. Nel primo periodo del 2024, i quotidiani hanno fruttato l’11,3% in meno rispetto all’anno passato.
Secondo FCP, la motivazione principale è da ricercarsi nel calo della pubblicità. Meno investimenti nella pubblicità commerciale, sia a livello nazionale che locale. Si tratta di un calo continuativo, pari a quasi 45 milioni di euro, che si propaga dall’anno scorso e che riflette un generale disinteresse da parte del governo italiano verso la diffusione della stampa periodica.
A livello nazionale, la pubblicità periodica è calata del -9% – in forte contrasto con la crescita del +3,5% dell’anno passato. A livello locale il calo è meno drastico, corrispondente al -2,2%. Il dato più critico riguarda però il calo della pubblicità legale, corrispondente al -40,5%.
M.F.Z.
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