Presentato il “Libro bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021)”: 1,3 milioni di lettori in più

La popolazione dei lettori in Italia è cresciuta dai 26,3 milioni di individui dell’ottobre 2019 ai 27,6 milioni dell’ottobre 2020.

Spiccano il notevole aumento della platea di lettori di ebook, il decollo del comparto degli audiolibri e l’impetuoso sviluppo del prestito bibliotecario digitale.

E’ stato presentato il 31 marzo scorso il Libro bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021), realizzato dal Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

In particolare, come evidenzia il comunicato stampa del Centro per il libro e la lettura, la ricerca del Libro bianco, avviata a maggio del 2020 e conclusasi a gennaio del 2021, prende in esame il settore editoriale e del libro in Italia, analizzando i consumi dei lettori durante le diverse fasi della pandemia, le misure di sostegno adottate dal Governo e dal Parlamento, il modo in cui gli editori hanno reagito di fronte all’emergenza e fornendo così una serie di elementi utili allo sviluppo di nuove strategie per la promozione della lettura.

L’analisi

Il primo dato importante che emerge dallo studio è la capacità di resistenza del settore: sia dal punto di vista dei dati di mercato sia da quello del valore che viene attribuito al libro e alla lettura dai cittadini.

Gli indicatori rivelano che dopo una contrazione della lettura durante i mesi del primo lockdown (più sensibile se si considerano solo i libri a stampa, più limitata se si tiene conto anche degli e-book), gli italiani sono tornati a leggere con un’intensità ancora maggiore rispetto al periodo precedente alla pandemia.

In valori assoluti e considerando la lettura nel suo complesso (libri, e-book, audiolibri), la popolazione dei lettori in Italia è cresciuta dai 26,3 milioni di individui dell’ottobre 2019 ai 27,6 milioni dell’ottobre 2020.

Anche il fatturato complessivo del settore ha fatto registrare un dato positivo: +2,3 a fine 2020, con una tendenza in crescita anche nelle prime otto settimane del 2021 (+25% nei libri a stampa).

I fattori

Diversi i fattori che hanno contribuito a questi risultati.

Da un lato, la rapida capacità riorganizzativa dei processi produttivi e di prodotto da parte degli editori: attraverso l’avvio di processi di smart working, riorganizzando l’area diritti, spostando la produzione dalla carta al digitale, rimodulando il piano editoriale e proponendo nuovi autori e nuovi titoli. Dall’altro, le misure adottate prontamente dal Governo e dal Parlamento per affrontare la crisi.

Il libro è stato considerato come “bene essenziale”, con la conseguente apertura delle librerie anche durante i lockdown (misura adottata in Italia prima che in molti altri paesi europei). Il sostegno concreto alla domanda pubblica e privata si è poi sviluppato attraverso una serie di aiuti diretti agli editori, alle librerie ai traduttori.

In particolare, i finanziamenti pubblici hanno compreso 30 milioni di euro per 18App, 15 milioni di rifinanziamento per Carta cultura, 30 milioni di fondo per gli acquisti delle biblioteche di pubblica lettura, 10 milioni di aiuti ai piccoli editori, 12 milioni agli editori turistici e d’arte, 10 milioni di crediti d’imposta alle librerie, 5 milioni in aiuti ai traduttori.

I dati

Tra i dati contenuti nel Libro bianco, spiccano il notevole aumento della platea di lettori di ebook (dal 20% al 32% della popolazione tra i 15 e i 74 anni, contando sia chi legge solo ebook, sia chi li alterna ai libri di carta), il decollo del comparto degli audiolibri, l’impetuoso sviluppo del prestito bibliotecario digitale (+250% durante il primo lockdown, +103% a dicembre 2020), oltre a tutta una serie di innovazioni tecnologiche che si sono innestate a vari livelli della filiera editoriale: dallo sviluppo di piattaforme di scambio di diritti che hanno sopperito alla chiusura delle principali fiere professionali internazionali a quello di piattaforme didattiche scolastiche e universitarie per la didattica a distanza.

“Voltare pagina”

Nel corso  dell’evento di presentazione del Libro Bianco, denominato “Voltare pagina”, il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha affermato:

“I dati contenuti nel Libro bianco ci dicono che l’emergenza ha portato molte persone a riscoprire gli spazi e i tempi della lettura. Adesso ci attende una grande fase di sperimentazione. Come abbiamo fatto nei mesi scorsi, fin dal momento in cui abbiamo deciso di tenere aperte le librerie nelle zone rosse, trasmettendo il messaggio del libro e della lettura come beni essenziali, noi continueremo a supportare l’intera filiera editoriale con risorse importanti e interventi concreti. A questo proposito, abbiamo già insediato al Ministero un tavolo per scrivere una legge che aiuti l’industria del libro in tutte le sue parti, esattamente come avviene già con il cinema”.