Nel 2022 la pubblicità crescerà su video online e social, male la stampa

Nonostante il forte impatto delle piattaforme digitali nella vita quotidiana degli utenti, i consumatori continuano a ritenere maggiormente attraenti piattaforme pubblicitarie offline come il cinema, gli eventi sponsorizzati, le pubblicità sulle riviste e i punti vendita. A dirlo è la seconda edizione della classifica globale di Ad Equity dello studio Media Reactions 2021 sui canali e media.

Di seguito i maggiori trend rilevati dallo studio, nell’ambito degli atteggiamenti che i consumatori hanno nei confronti dell’esperienza pubblicitaria.

La pubblicità sui podcast

È aumentata la popolarità delle pubblicità su podcast perché la percezione degli utenti è che questi tipi di annunci siano di migliore qualità e più rilevanti rispetto al 2020, ma anche più ripetitivi, il che non sorprende visto l’aumento della spesa pubblicitaria sulla piattaforma.

Il locale meglio del global

L’altra evidenza riguarda la crescita nel ranking dei brand media locali. Lo studio, infatti, riporta come in 16 dei 23 mercati esaminati, il brand media che si attesta nel ranking è un brand media locale o una versione locale di brand media globali. Successo del locale quindi, sicuramente da ricondurre alla capacità dei brand di bilanciare i benefici di scala delle global media platform con la promessa di una maggiore rilevanza delle eccellenze dei media locali.

Come e dove crescerà la spesa pubblicitaria 

Grazie a una survey sui marketer, il report fornisce approfondimenti sulle probabili aree di crescita dei media per il 2022. Si prevede l’aumento di spesa su video online, contenuti degli influencer e annunci sui social media. Molti intervistati affermano che ridurranno la spesa per gli annunci sulla stampa.

Il commento

Fabio Da Col, Head of Media & Analytics di Kantar, commentando i risultati del report ha spiegato che “l’industria pubblicitaria è stata incoraggiata dalla rapida ripresa nel 2021; questo perché la pubblicità è stata una delle leve per alimentare la ripresa nell’economia in senso allargato. Mentre ci troviamo in un nuovo panorama dei media, i brand hanno bisogno di capire quali atteggiamenti dei consumatori e dei marketer sono cambiati e quali sono rimasti gli stessi. Quali media brand hanno mantenuto il loro appeal e quali invece si sono rafforzati”.

Dal punto di vista della digitalizzazione del mercato, Da Col spiega che “mentre la pandemia ha accelerato la crescita del digitale in ogni aspetto della vita anche quest’anno abbiamo visto una solidità nella preferenza dei consumatori per la pubblicità offline e il consolidamento di alcuni brand media locali”.