Lotta alla disinformazione, UE pubblica nuove linee guida per le scuole

“I giovani sono cittadini creativi e curiosi” afferma la Commissaria europea alla cultura, Mariya Gabriel, “ma dobbiamo aiutarli a distinguere ciò che è notizia e ciò che è disinformazione”.

Questo è stato il punto di partenza dell’iniziativa di alfabetizzazione digitale promossa dall’Unione Europea.

Secondo un report di OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, solo poco più della metà dei quindicenni riesce a distinguere se una notizia è parziale o meno. In più, uno studente di 13 anni su tre non dispone di competenze digitali di base.

Le linee guida per contrastare la disinformazione

Secondo l’UE l’educazione digitale dovrebbe passare dalle scuole. Per questo ha pubblicato una serie di kit e strumenti rivolti ai professori per insegnare ai giovani come navigare nel mondo digitale e come proteggersi dalla cattiva informazione. Queste linee guida includono esercizi tecnici ed attività di gruppo per aumentare le capacità di pensiero critico e fact-checking.

“Anche un insegnante con poca o nessuna precedente esperienza nell’istruzione digitale sarà ora in grado di spiegare efficacemente agli alunni come riconoscere la disinformazione” ha affermato Gabriel.

Lo Spazio europeo d’istruzione

L’UE ha deciso di finanziare questo progetto anche grazie agli innegabili vantaggi dell’integrazione di strumenti digitali all’interno dell’insegnamento. Le competenze digitali sono diventate un vero e proprio passe-par-tout per infinite opportunità di apprendimento e approfondimento. Basti pensare a quanti libri di testo prevedono un’espansione digitale.

Le linee guida europee per la lotta alla disinformazione si inseriscono all’interno del Piano d’azione per l’istruzione digitale e di quello per la democrazia europea, che contribuiscono allo Spazio europeo d’istruzione da realizzare entro il 2025.  

Articolo di Y.F.B.