Il DIE mette ordine nel mondo dei contributi all’editoria, nuovo strumento sul sito del Dipartimento

Il mondo dei contributi diretti e indiretti all’editoria è ricco di opportunità e di sempre nuove norme che vengono varate di volta in volta. La difficoltà è di certo quella di rimanere sempre aggiornati e informati sulle novità che riguardano il sostegno al settore. 

Per questo, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha creato uno spazio ad hoc sul proprio sito, il cui scopo è quello di mettere ordine nel confusionario mondo dei contributi pubblici. “Tutto questo nell’ottica della trasparenza e di un approccio che faciliti gli operatori del settore, così come ormai nella tradizione del Dipartimento”, si legge in una nota del DIE.

La pagina web è stata posizionata sul sito informazioneeditoria.gov.it, nell’area “approfondimenti e normativa”, all’interno della sottocategoria denominata “normativa”. 

In questa sezione, gli editori potranno trovare tutte le normative vigenti che potranno essere visionate in ordine tematico o in ordine cronologico (dalla più recente alla più lontana nel tempo, fino ad arrivare all’art. 21 della nostra Costituzione). 

Negli anni la normativa vigente in tema di contributi pubblici si è stratificata e il rischio di cadere nella confusione di leggi e norme è effettivamente sempre dietro l’angolo. 

Nel nuovo strumento messo a disposizione dal DIE sono presenti i decreti o le leggi che trattano di misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia, i vari piani voucher sulle famiglie a basso reddito, le disposizioni applicative, i riparti delle risorse stanziate negli anni. 

Nell’area tematica, invece, si possono approfondire le varie tipologie di contributo suddivise in cinque macroaree

1)    Interventi di natura diretta, che comprendono quelli per la stampa, testate espressioni di minoranze linguistiche o italiane diffuse all’estero, editoria speciale periodica non vedenti e ipovedenti;

2)    Contributo alle famiglie a basso reddito per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, riviste o periodici, anche in formato digitale;

3)    Contributi al settore radiotelevisivo;

4)    Interventi di natura indiretta, quali il sostegno alle scuole per l’acquisto di abbonamenti ai quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, in aiuto alla didattica ed alla promozione della lettura critica, il credito d’imposta su investimenti pubblicitari, il credito d’imposta sull’acquisto della carta e per i servizi digitali, la compensazione a Poste Italiane S.p.A. per tariffe postali agevolate, la forfettizzazione delle rese dei giornali;

5)    Altri interventi per la filiera editoriale, come ad esempio il bonus una tantum edicole e il credito di imposta esercenti vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici.

“L’implementazione di questa “mappa concettuale” risponde all’esigenza di offrire uno strumento più flessibile di navigazione tra le informazioni concernenti il sistema del sostegno pubblico all’editoria: si può navigare più velocemente, rimanendo “in superficie”, oppure si può approfondire il tema che interessa, con una serie di dati essenziali che offrono una visione più completa della singola misura di sostegno”, si legge in una nota del DIE.

“Naturalmente, questo strumento non sostituisce le informazioni già contenute nelle varie sezioni del sito che toccano le attività del Dipartimento, caratterizzate da un approccio più orientato all’informazione tecnica sulle procedure di accesso, sulla documentazione e la modulistica, e sullo stato di attuazione delle misure”.