“Nei prossimi anni tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, la Blockchain, i Big Data e la Cybersicurezza saranno sempre più centrali per la trasformazione digitale del sistema produttivo”. A spiegarlo è stato il presidente di Anitec-Assinform Marco Gay, in occasione della presentazione del White Paper “L’IA a tre dimensioni. Approfondimenti su policy, tecnologie ed esperienze aziendali” redatto da Anitec-Assinform, l’Associazione Italiana per l’Information and Communication Technology.
Il documento, nel dettaglio, intende approfondire i temi della regolamentazione, delle prospettive tecnologiche e delle applicazioni aziendali dell’Intelligenza Artificiale.
Contiene, inoltre, una serie di punti cardine per lo sviluppo dell’IA nel nostro Paese. Occorre sfruttare il PNRR per stimolarne l’uso e per promuoverne l’applicazione a livello aziendale. Per farlo, però, è necessario investire anche nella formazione per consentire alle risorse umane di migliorare la loro efficacia utilizzando l’IA.
Il mercato dell’IA in Italia
Il mercato italiano dell’Intelligenza Artificiale vale circa 330 milioni di euro nel 2021 e si prevede una crescita media annua del 22% nel triennio 2022-2024. Tuttavia, il volume del mercato è ancora basso, anche a causa dello scarso impiego di tale tecnologia da parte delle piccole e medie imprese, tanto che al 2021 solo il 6% di queste ha avviato progetti di IA.
Il motivo? Poca conoscenza della materia e ridotte skill nel mercato del lavoro adeguate a questo tipo di strumento.
Il paper
Il nuovo White Paper è strutturato in tre parti, ovvero i programmi di sviluppo (policy), di regolazione (regulation) e l’aspetto tecnologico dell’IA, con riferimento anche al suo ruolo di infrastruttura.
“L’accelerazione imposta dalla pandemia apre nuovi spazi di investimento, sollecitando la curiosità, la creatività delle imprese e alimentando la ricerca di innovazione di prodotto e di processo”, ha spiegato Gay. “L’IA sarà realmente a portata di mano. L’Italia, con il Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale 2022-2024, ha ora l’occasione di fare la sua parte, creando le condizioni per rafforzare un ecosistema ricco di eccellenze e promuovere una solida collaborazione pubblico-privato”.