Gli editori europei chiedono l’attuazione della normativa Ue sul Copyright per “un ecosistema digitale più equo e florido”

“La pandemia di Coronavirus ha ulteriormente dimostrato che i giornali e le riviste sono i media più affidabili, gli europei si affidano alle offerte dell’editoria” per informazione di qualità. Non a caso, infatti, la diffusione di edizioni digitali ha raggiunto il “massimo storico” negli ultimi mesi. Ad affermarlo è Ilias Konteas, direttore esecutivo dell’Emma -European Magazine Media Association- e dell’Enpa – European Newspaper Publishers’ Association-, le associazioni degli editori Ue di periodici e giornali, in occasione della giornata mondiale per la proprietà intellettuale, celebrata lo scorso 26 aprile.

E gli editori europei, forti di questa rinnovata consapevolezza, tornano alla carica chiedendo ai governi nazionali il recepimento tempestivo della direttiva Ue sul Copyright (per ora adottata solo dalla Francia), considerando anche che la norma prevede un’implementazione, da parte dei singoli Paesi, entro la primavera del 2021. “Oggi più che mai la stampa europea ha bisogno di una rapida applicazione del diritto degli editori alla creazione di un ecosistema digitale più equo e florido” soprattutto visto il lavoro ed il ruolo centrale svolto dall’informazione durante questo periodo di pandemia.

In quest’ottica bisogna considerare l’importanza dei diritti di proprietà intellettuale quali “essenziali per garantire la sostenibilità economica di un settore così vitale”, aggiungono gli editori.

Tutto ciò va analizzato e interpretato anche in base al rapporto che gli editori si trovano ad avere con gli OTT. Secondo le associazioni Emma e Enpa è quindi ancora più essenziale assicurare una rapida attuazione del diritto d’autore per mettere solide basi per la creazione di un mercato digitale più equo: “Il diritto d’autore è fondamentale per il giornalismo, per l’editoria, per proteggere e sostenere la nostra identità europea che è alla base della nostra democrazia” ha aggiunto Konteas.