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Fake news sanitarie: Moles illustra gli interventi del governo

Il sottosegretario Moles risponde alla Camera sulle azioni di contrasto alla disinformazione in materia sanitaria messe in atto dal governo.

I compiti del Dipartimento per l’informazione e l’editoria

Giuseppe Moles, che guida il Dipartimento della Presidenza del Consiglio, non solo ha la delega per l’editoria. Ma a lui fanno capo anche tutte le attività di informazione e comunicazione istituzionale del governo e di tutti i ministeri.

L’intervento in Aula alla Camera

In tale seconda veste istituzionale, Moles è intervenuto alla Seduta n. 636 di venerdì 11 febbraio 2022 della Assemblea della Camera dei deputati. Per rispondere alla interpellanza urgente n. 2-01408, presentata dagli on. Trizzino e Schullian. Recante “Iniziative di competenza, anche normative, volte ad un’adeguata e corretta informazione medico-scientifica con riferimento all’emergenza da COVID-19”.

L’INTERVENTO DI MOLES

In risposta alla interpellanza, il sottosegretario ha fornito i seguenti elementi:

Iniziative di competenza sul tema “infodemia”

“Circa le iniziative di competenza sul tema “infodemia”, il Governo ha sempre scelto di attivarsi per una comunicazione, e quindi sensibilizzazione, di qualità. Basata su fonti scientifiche affidabili. Come dimostra la creazione della sezione del sito del Ministero della salute dedicata al tema delle fake news sul Covid-19.

E’ ormai convinzione consolidata, anche in più sedi a livello nazionale ed internazionale, che il potenziamento della comunicazione istituzionale mediante la diffusione di informazioni accreditate ed autorevoli – costituisca uno dei principali strumenti a disposizione dei Governi per contrastare l’infodemia, in particolare nei contesti di carattere emergenziale.

L’importanza della comunicazione pubblica per contrastare la disinformazione

“L’importanza del rafforzamento dell’utilizzo strategico della comunicazione pubblica per contrastare la disinformazione è stata anche recentemente richiamata dall’OCSE in un rapporto del 2022 di recente pubblicazione. Ed alla cui realizzazione ha contribuito anche il Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri”.

Diffusione ai cittadini di informazioni verificate e fondate

“Il Governo italiano, quindi, – ha rimarcato Moles – si è attivato per il potenziamento dell’attività di comunicazione istituzionale. Con l’obiettivo di assicurare sempre più la diffusione ai cittadini di informazioni verificate e fondate.

Il ruolo di primo piano stato svolto dal DIE

In questo ambito un ruolo di primo piano è stato svolto dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri. In stretto coordinamento con l’Ufficio Stampa del Presidente del Consiglio dei Ministri, con il Ministero della Salute e con la Struttura Commissariale.  Il coordinamento con il Ministero della Salute, in particolare, assicura una informazione supportata dalle fonti ufficiali, scientifiche e prive di qualsiasi contenuto superfluo o sensazionalistico.

Tempestiva ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione istituzionale

“Dall’inizio della pandemia da Covid-19, su impulso del Governo,  – ha ricordato il sottosegretario – il Dipartimento è impegnato nella tempestiva ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione istituzionale e di sensibilizzazione. Che in questi ultimi due anni hanno accompagnato le diverse fasi in cui l’emergenza si è evoluta. E sono state diffuse mediante diversi canali: tv, radio, web e social media, proprio per tenere conto delle diverse modalità di fruizione delle informazioni”.

Ad oggi, prodotti 37 spot in tema di contrasto al Covid-19

“Allo stesso tempo, – ha informato Moles – sono veicolate sui canali istituzionali RAI e sui canali social le campagne di comunicazione realizzate sullo stesso tema da altre Amministrazioni. Nell’ambito di un disegno complessivo di comunicazione coordinato fra i diversi organi istituzionali coinvolti. Complessivamente, fino ad oggi sono stati realizzati e diffusi 37 spot in tema di contrasto al Covid-19. Prodotti sia dalla Presidenza del Consiglio sia da altre Amministrazioni”.

Tutte le campagne di comunicazione sono state diffuse, oltre che sulle reti RAI, anche sulle piattaforme social Facebook e Instagram. Attraverso le pagine istituzionali di Palazzo Chigi, del Ministero della Salute e di Dipartimenti ed Uffici della PCM, nonché sui canali istituzionali YouTube.

E sono state supportate da sponsorizzazioni offerte a titolo gratuito dalle piattaforme stesse; su questi media sono stati diffusi contenuti specificamente ideati per i social, o adattati.

Significative cooperazioni con i principali operatori del mondo dell’informazione

L’impegno per la promozione di informazioni corrette si è sviluppato anche mediante significative cooperazioni con i principali operatori del mondo dell’informazione.

Nel 2020 è stato sottoscritto con la RAI un accordo per la realizzazione di materiali audiovisivi istituzionali relativi all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Rilevante è stata anche l’attivazione di un processo per la trasmissione degli spot in materia di emergenza Covid-19 da parte delle emittenti televisive e radiofoniche locali. Garantendo un significativo ampliamento della platea dei destinatari delle informazioni.

Preoccupante diffusione delle fake news

Nel corso del 2021, nella consapevolezza che sul tema della vaccinazione contro il Covid-19 si sono confrontate opinioni a volte contrastanti e preso atto della preoccupante diffusione delle fake news, è stata avviata un’azione di sensibilizzazione ad ampio raggio sul tema.

La campagna incentrata sul gesto simbolico rappresentato dal segno della “V”

“La campagna, ideata e realizzata dal Dipartimento, – ha ricordato il responsabile della comunicazione – è stata lanciata nel momento in cui le dosi sono state rese disponibili per tutti su larga scala. E sta accompagnando con continuità l’andamento della campagna vaccinale. Partendo da tali dati, è stata messa a punto una strategia di sensibilizzazione incentrata su un gesto simbolico rappresentato dal segno della “V”, simbolo di vaccino ma anche di vittoria”.

La diffusione del messaggio è stata affidata a testimonial, (conduttori televisivi e radiofonici, attori, sportivi, cantanti, chef, ma anche membri della comunità scientifica). I quali si sono resi disponibili a contribuire gratuitamente per promuovere la vaccinazione.

Il consuntivo

Dall’avvio della campagna di sensibilizzazione, dal giugno 2021 fino ad oggi, sono stati realizzati e diffusi 8 diversi spot televisivi e 18 spot radiofonici. I passaggi della campagna sulle reti televisive RAI hanno totalizzato decine di milioni contatti.

La collaborazione con Google

“Un altro importante strumento di contrasto al diffondersi della disinformazione – ha sottolineato Moles –  è stato la collaborazione con Google. Grazie alla quale si è fruito di sponsorizzazioni pro-bono per la piattaforma di ricerca”.

Attraverso questo strumento i cittadini sono stati agevolati nell’indirizzamento delle ricerche web verso le pagine ufficiali del sito governo.it. Contenenti dati e informazioni ufficiali sui temi del contrasto alla pandemia e in particolare della campagna vaccinale.

Da settembre 2021 l’indicizzazione delle ricerche su Google ha portato a circa 5 milioni di impression con 800.000 persone atterrate sulla pagina di riferimento.

“Tra l’altro – ha precisato il sottosegretario – questa collaborazione segue quella già realizzata con l’operatore digitale nel corso del 2020, avente ad oggetto le FAQ riguardanti la suddivisione del territorio in diverse zone di rischio, corrispondenti a diverse regole di comportamento per limitare la diffusione del virus”.

Le conclusioni di Moles

“Da tutto ciò – ha riassunto Moles –  emerge che da parte dell’Esecutivo è stata messa in atto ogni possibile azione di contrasto alla disinformazione nelle materie in oggetto. Per quanto consentito dalla legge e nel rispetto dell’articolo  21 della Costituzione”.

(Foto in alto: Giuseppe Moles al Senato, tratta dalla sua pagina facebook)

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