Elezioni: tutelare il pluralismo informativo, no a “buchi o ritardi causati dalle ferie”

L’imminente scioglimento delle Camere e la caduta del governo Draghi daranno il via a un’estate caldissima. Le elezioni sono programmate per il 25 settembre e le forze politiche si scontreranno in questo atipico periodo estivo.

Il diritto al voto presuppone quello a un’informazione corretta e completa. Per questo motivo risulta fondamentale controllare e fornire i giusti strumenti al sistema del pluralismo. In tal modo tutti i chiamati in causa avranno la possibilità di essere ascoltati, e gli elettori avranno ampia scelta e idee chiare. 

Il segretario della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi ha fatto un appello in tal senso.

Appello Rai e organi di monitoraggio

“In vista dell’imminente campagna elettorale, che per la prima volta nella storia delle nostre istituzioni si svolgerà in piena estate, è urgente che la Rai, l’AGCOM, l’Osservatorio di Pavia mettano in campo un piano straordinario per garantire che ci sia un’informazione completa, corretta, pluralista”, questo l’appello di Anzaldi.

Inoltre insiste sul fatto che, essendo periodo estivo, non ci potranno essere ritardi causati da ferie che possano creare problemi al corretto svolgimento della campagna elettorale.

“L’AGCOM e gli istituti di controllo devono garantire il monitoraggio puntuale su telegiornali e trasmissioni, da subito e a maggior ragione nel momento in cui entrerà in vigore ufficialmente la Par Condicio. È evidente che non possono esserci buchi o ritardi causati dalle ferie, i cittadini hanno diritto ad una campagna elettorale corretta, che veda garantiti pari opportunità e rispetto della legge”.

Tramite il proprio sito, l’Osservatorio di Pavia, organo di misurazione del livello di pluralismo nei media, ha dichiarato che i dati e le informazioni sul monitoraggio del pluralismo relativi alle nuove elezioni politiche saranno disponibili a breve.

Le regole della Par condicio

Prevista dalla Legge 22 febbraio 2000, n. 28, la c.d.”Par condicio” (ovverosia la parità di accesso ai mezzi di comunicazione di massa), in particolare per la stampa cartacea e online, scatta dalla indizione dei comizi elettorali – cioè 45 giorni prima del giorno delle votazioni.