Vera Jourova, vicepresidente della Commissione europea, parlando del mondo dell’informazione chiarisce che servono protezioni istituzionali.
All’evento “Gli Stati generali dell’informazione visti da Roma”, Vera Jourova ha raccontato di una situazione, in termini di disinformazione, quanto più tragica. Hate speech violento e bigotto, profusione a macchia d’olio di disinformazione e notizie fittizie.
La soluzione, per la vicepresidente, è intensificare i controlli. Non solo da parte dei giornalisti, che devono impegnarsi a correggere le loro fonti e controllare i fatti di cui si impegnano a parlare, ma anche da parte di enti terzi, che proteggano i divulgatori di notizie dalle minacce e dalla corruzione. Un impegno che deve partire proprio dai 27 Stati membri Ue.
M.F.Z.
Su questi giornali interessati si possono prevedere degli spazi dedicati, che possono essere resi remunerativi…
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