Le Big Tech dovrebbero contribuire ai costi per le reti che in Ue sostengono gli operatori tlc. Questa proposta da mesi è in discussione nelle istituzioni europee. La Germania, però, ora si dice contraria.
Un alto funzionario dell’autorità di regolamentazione delle tlc della Germania ha spiegato che non si possono convincere le Big Tech a pagare una quota per gli investimenti di rete.
Paesi come il nostro, la Francia e la Spagna sostengono la proposta. La Germania fa parte, insieme a Paesi Bassi e Austria, di un gruppo di Paesi scettici. Le perplessità derivano dall’idea che probabilmente non esista un sovraccarico delle reti a causa delle Big Tech. Stessa tesi sostenuta da Meta, tra l’altro.
Un’altra preoccupazione tedesca riguarda la reazione degli OTT all’imposizione. Si potrebbero alzare i costi, portando così prezzi più alti per i cittadini europei. Lo stesso segretario di Stato tedesco per il digitale, Stefan Schnorr, avrebbe affermato che si tratterebbe di un “prelievo obbligatorio” che non è giustificato da alcun fallimento di mercato.
La consultazione pubblica Ue sarà aperta fino al 19 maggio, non siamo che all’inizio.
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