Consiglio dei ministri, via libera al decreto di riordino dei ministeri: nascono Mitd e Mite

Il CdM n. 4 si è riunito venerdì 26 febbraio 2021, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

Via libera dal Consiglio dei ministri, riunito venerdì scorso, al decreto legge di riordino dei ministeri, in base al quale si creano nuovi dicasteri e si dispone lo spostamento ad essi delle relative competenze.

Nasce e si delinea così ufficialmente il Mitd, il Ministero per l’Innovazione e la transizione digitale, che avrà il compito di promuovere, indirizzare e coordinare le materie dell’innovazione tecnologica, dell’attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea, della strategia italiana per la banda ultra larga, della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, nonché della trasformazione, crescita e transizione digitale del Paese, in ambito pubblico e privato, dell’accesso ai servizi in rete, della connettività, delle infrastrutture digitali materiali e immateriali e della strategia nazionale dei dati pubblici.

Con lo stesso decreto viene istituito il Comitato interministeriale per la transizione digitale (Citd), presieduto dal ministro per l’Innovazione e la transizione digitale su delega del presidente del Consiglio, composto dai ministri dell’Economia, della Pubblica amministrazione, dello Sviluppo economico, della Salute e della Giustizia in qualità di membri permanenti, a cui potranno aggiungersi altri ministri su specifiche materie di loro competenza.

Il Comitato si occuperà dell’attuazione delle iniziative relative alla strategia nazionale italiana per la banda ultralarga, alle reti di comunicazione elettronica satellitari, terrestri mobili e fisse, al fascicolo sanitario elettronico e alla piattaforma dei dati sanitari oltre allo sviluppo e alla diffusione delle tecnologie emergenti quali ad esempio l’intelligenza artificiale.

Il testo dello stesso decreto istituisce anche il Ministero della transizione ecologica, che assume le competenze del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché quelle in materia di politica energetica dal Ministero dello sviluppo economico, tra le quali: la definizione degli obiettivi e delle linee di politica energetica e mineraria nazionale; l’autorizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili di competenza statale anche ubicati in mare; l’attuazione dei processi di liberalizzazione dei mercati energetici e la promozione della concorrenza nei mercati dell’energia e tutela dell’economicità e della sicurezza del sistema; l’individuazione e lo sviluppo delle reti nazionali di trasporto dell’energia elettrica e del gas naturale e la definizione degli indirizzi per la loro gestione; la pianificazione in materia di emissioni nel settore dei trasporti; la gestione, il riuso e il riciclo dei rifiuti e l’economia circolare.

In considerazione dell’istituzione del nuovo dicastero, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri si istituisce il Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE), con il compito di assicurare il coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica e la relativa programmazione. Il comitato dovrà approvare, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, il Piano per la transizione ecologica, al fine di coordinare le politiche in materia di mobilità sostenibile, contrasto al dissesto idrogeologico e al consumo del suolo, risorse idriche e relative infrastrutture, qualità dell’aria ed economia circolare.

Palazzo del Quirinale 13/02/2021 – Il Presidente del Consiglio Mario Draghi lascia il Quirinale dopo la cerimonia del giuramento del nuovo governo, da www.quirinale.it

Si stabilisce la ridenominazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.

Si istituisce, inoltre, il Ministero del turismo, che avrà il compito di curare la programmazione, il coordinamento e la promozione delle politiche turistiche nazionali, i rapporti con le regioni e i progetti di sviluppo del settore turistico, le relazioni con l’Unione europea e internazionali in materia di turismo, fatte salve le competenze del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, e i rapporti con le associazioni di categoria e le imprese turistiche e con le associazioni dei consumatori.

Allo stesso Ministero saranno trasferite le funzioni in materia di turismo esercitate dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, che assumerà quindi la nuova denominazione di Ministero della cultura.

(Foto in alto: Palazzo del Quirinale 13/02/2021 – Il Dott. Vittorio Colao, Ministro per l’Innovazione e la transizione digitale, in occasione del giuramento – da www.quirinale.it)