Secondo il noto sito d’informazione The Informer, sembrerebbe che Meta abbia chiuso Responsible AI, il team di ricerca sulle criticità nelle applicazioni e nell’addestramento dell’Intelligenza Artificiale (IA).
Il gruppo rappresentava un grosso peso economico per l’azienda, che ha ritenuto opportuno rivedere l’utilizzo delle risorse. La decisione ha portato ad assegnare i componenti ad altri team che operano nello sviluppo di servizi basati sull’IA generativa.
Il collocare i dipendenti in altri settori di Meta, più orientati all’IA generativa, pone la Big Tech ancora più in concorrenza con OpenAI. Il colosso dell’intelligenza artificiale ha infatti come business principale proprio quest’ultima tipologia di algoritmi.
La vicenda di Meta si va ad inserire in un periodo non molto roseo. Da anni si evidenziano molte criticità in merito agli automatismi adottati dall’azienda, ad esempio per tradurre con l’IA post su Facebook o nel segnalare contenuti in netto contrasto con le politiche delle piattaforme del brand.
A fare scalpore anche il recente tool di WhatsApp in grado di generare sticker con l’IA, accettando come input termini legati alla Palestina con bambini armati di pistole e fucili.
Articolo di D.R.
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