Amato lascia presidenza Commissione Algoritmi, subentra Benanti

Giuliano Amato lascia la presidenza della Commissione Algoritmi a soli 3 mesi dalla sua istituzione. Al suo posto, viene inserito un nuovo presidente: Padre Paolo Benanti, teologo del Terzo ordine di San Francesco, consigliere di Papa Francesco sui temi di Intelligenza Artificiale e unico italiano membro del Comitato AI dell’Onu. 

Amato conclude la sua breve esperienza sottolineando che la Commissione è “della presidenza del Consiglio, e visto che la mia nomina non risulta essere un’iniziativa della presidente del Consiglio lascio senz’altro l’incarico”.

I temi sensibili della nuova presidenza

Gli studi di Padre Paolo Benanti si focalizzano sulla bioetica e sull’etica delle tecnologie, su internet e l’impatto nell’era digitale, le neuroscienze e le neurotecniche. 

In un’intervista al Corriere della Sera, il teologo spiega il suo piano d’azione come nuovo presidente della Commissione Algoritmi. Sono quattro i temi che Benanti ha dichiarato di voler sviluppare. 

Il primo è la “valorizzazione della professione dei giornalisti, che sono figure di garanzia nel processo democratico”. La professione giornalistica in questi ultimi anni risulta essere in difficoltà dal secondo tema che sta a cuore al presidente Benanti: l’automazione e il suo impatto sull’editoria.

Come nella prima rivoluzione industriale, le macchine a vapore hanno avuto “un impatto sui colletti blu rendendoli meno necessari nel processo produttivo; oggi l’IA potrebbe fare altrettanto per tanti lavori. Di conseguenza se non gestiamo secondo criteri etici e di giustizia sociale questa transizione, gli effetti potrebbero essere complicati con conseguenze persino sulla capacità di coesione degli Stati democratici”.

Per questo motivo, il secondo tema deve essere per Benanti “la sostenibilità della professione: chiaramente l’automazione ha un impatto sull’industria dell’editoria, minandola dal punto di vista economico.

“Il terzo tema è la comparsa dei nuovi grandi player che in alcuni casi sono di fatto editori ma che in questo momento non ne hanno la responsabilità. Ne aggiungerei un quarto: la facilità con cui oggi chiunque può produrre con queste tecnologie disinformazione o notizie false in momenti in cui già viviamo una forte polarizzazione”.

La Commissione Algoritmi

Istituita nell’ottobre 2023, la Commissione Algoritmi ha l’obiettivo di redigere un report da consegnare al Governo sull’impatto dell’IA nell’industria dell’editoria e dell’informazione. I 10 membri della Commissione, professori e ricercatori esperti della materia, dovranno lavorare in collaborazione con associazioni coinvolte nel mondo dell’editoria per suggerire degli interventi legislativi con lo scopo di favorire il lavoro giornalistico, combattere i deep fake e controllare lo sviluppo dell’IA.

Articolo di T.S.