Addio a Sassoli, presidente Pe: “uomo delle istituzioni, profondo europeista, giornalista appassionato”

Addio al presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.

Si è spento nella notte presso il Centro di Riferimento oncologico di Aviano (Pordenone), dove era ricoverato dal 26 dicembre per complicazioni dovute a una disfunzione del sistema immunitario.

Classe 1956, giornalista e cronista televisivo, aveva lavorato per diverse testate prima di passare alla conduzione dei telegiornali in prima serata. Nel 2004 era stato eletto presidente dell’Associazione della Stampa Romana, e nel 2007 era diventato vicedirettore del TG1 della Rai.

Dal 2009 decide di dedicarsi alla politica a tempo pieno. Sassoli era stato eletto tre volte deputato al Parlamento europeo e il 3 luglio 2019 ne era stato eletto presidente. Nel suo discorso di apertura iniziale, Sassoli ribadì l’importanza di agire per contrastare il cambiamento climatico, la necessità di una politica più vicina ai cittadini e ai loro bisogni, soprattutto ai giovani, e l’urgenza di rafforzare la democrazia parlamentare e di promuovere i valori europei. Durante la situazione eccezionale e senza precedenti causata dalla pandemia di Covid-19, Sassoli si è impegnato affinché il Parlamento europeo rimanesse aperto e continuasse ad essere operativo, introducendo – già nel marzo 2020 – dibattiti e votazioni a distanza, primo parlamento al mondo a farlo. 

I messaggi di cordoglio

“L’ultima preoccupazione (di David Sassoli, ndr) era stata qualche giorno fa che tutto funzionasse bene nel passaggio istituzionale tra un presidente e l’altro alla prossima plenaria” del Parlamento europeo “a Strasburgo”, ha detto Roberto Cuillo, portavoce di Sassoli.

“La scomparsa inattesa e prematura di David Sassoli mi addolora profondamente. La sua morte apre un vuoto nelle file di coloro che hanno creduto e costruito un’Europa di pace al servizio dei cittadini e rappresenta un motivo di dolore profondo per il popolo italiano e per il popolo europeo. Il suo impegno limpido, costante, appassionato, ha contribuito a rendere l’assemblea di Strasburgo protagonista del dibattito politico in una fase delicatissima, dando voce alle attese dei cittadini europei” ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Un messaggio di cordoglio è giunto anche dal presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi: “Uomo delle istituzioni, profondo europeista, giornalista appassionato, Sassoli è stato simbolo di equilibrio, umanità, generosità. Queste doti gli sono state sempre riconosciute da tutti i colleghi, di ogni collocazione politica e di ogni Paese europeo, a testimonianza della sua straordinaria passione civile, della sua capacità di ascolto, del suo impegno costante al servizio dei cittadini. La sua prematura e improvvisa scomparsa lascia sgomenti. Alla moglie, Alessandra Vittorini, ai figli, Livia e Giulio, e a tutti i suoi cari, le condoglianze del Governo e mie personali”.

Messaggi di affetto e commozione anche dalle cariche europee. “Triste e commosso per l’annuncio della morte di David Sassoli. Europeo sincero e appassionato, il suo calore umano, la sua generosità, la sua convivialità e il suo sorriso ci mancano già. Condoglianze sincere alla sua famiglia e alle persone a lui vicine”, ha scritto in un tweet il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, mentre la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen lo ha ricordato come “un grande europeo e italiano. David Sassoli è stato un giornalista appassionato, uno straordinario Presidente del Parlamento europeo e soprattutto un caro amico”.

“Un carissimo collega che ci ha reso orgogliosi di appartenere a questa nostra bellissima professione”, ha detto il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli. “La sua passione, la sua straordinaria sensibilità, la sua competenza continueranno ad essere di esempio per tutti i giornalisti italiani. David Sassoli è stato un profondo e convinto democratico, un grande presidente dell’Europarlamento ma soprattutto un grande giornalista da sempre vicino alle problematiche della nostra categoria e strenuo difensore dell’articolo 21 della nostra Costituzione”.