Con la risoluzione 120/E/2017del del 28/09/2017, emanata in risposta ad un interpello, l’Agenzia delle Entrate ha dato parere sull’ estensione che la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (c.d. Legge di Stabilità 2015) ha dato alla tabella A, parte II, numero 18), allegata al DPR 633/1972, ricomprendendo tra i «giornali, notiziari quotidiani, dispacci dell’ agenzie di stampa, libri e periodici», tutte le pubblicazioni identificate da codice ISBN o ISSN e veicolate attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica.
Nello specifico, recependo anche la tesi più volte sostenuta dall’USPI nei confronti della stessa Agenzia, la Direzione Centrale Normativa ha chiarito che l’aliquota Iva al 4% è pure applicabile alle operazioni di messa a disposizione on line dei prodotti editoriali anche nel caso in cui tali prodotti siano offerti da parte di una banca dati online, che prevede altresì una serie di servizi aggiuntivi – tra cui, ad esempio, la possibilità di scaricare alcuni articoli in formato pdf o di leggere l’abstract.
In definitiva, restando la funzione principale del contratto di abbonamento quella di consentire di acquisire il contenuto digitalizzato di libri, periodici e delle altre pubblicazioni, che presentano i requisiti richiesti dalla legge per il trattamento Iva agevolato, l’ aliquota Iva applicabile è senza alcun dubbio quella del 4 per cento.