ROMA (ITALPRESS) – “Ci troviamo ancora di fronte a una lunga coda di incertezza, quindi pur essendo tornati in tutti i paesi europei in una situazione di significativo calo dei livelli di contagio e pur non essendoci al momento, se non in situazioni circoscritte, delle seconde ondate di infezione, ci troviamo in una situazione di incertezza dovuta al fatto che nessuno può prevedere l’evoluzione nei prossimi mesi. Nelle nostre previsioni economiche questa incertezza si farà sentire. La ripresa potrebbe rivelarsi piuttosto contrastata”. Lo ha detto il Commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, in audizione presso la commissione Politiche Ue della Camera. “Siamo tutti consapevoli della gravità senza precedenti e delle conseguenze economiche di questa crisi, le conseguenze vanno al di là dei paesi più direttamente colpiti. Tutti i paesi che hanno vissuto esperienze di lockdown saranno alle prese con conseguenze economiche serie”, ha aggiunto. Ecco perchè, ha osservato, “le sfide europee, per quanto sia giusto dire che la reazione sia stata forte e tempestiva, sono tutte ancora aperte. Abbiamo bisogno entro il mese di luglio, prima delle pause estive, di approvare questo piano e non dimentichiamo che la fase di attuazione sarà piena di problemi inediti, ma anche di grandissime opportunità”.
Secondo Gentiloni “bisogna tenere conto che la sostenibilità del debito, soprattutto in alcuni paesi tra cui l’Italia, è uno dei problemi del futuro, e che la discussione di questi mesi non può cancellare. Non c’è dubbio che la Commissione ha invitato tutti i paesi a spendere, a farlo preso e intervenire in modo massiccio, ha creato le condizioni dal punto di vista regolamentare senza dover tener conto dei vincoli che normalmente regolano i nostri bilanci europei. Ma bisognerà pensare, nel medio e lungo termine, a riportare il nostro debito in una situazione stabile e in una traiettoria discendente”, ha concluso.
(ITALPRESS).
Secondo Gentiloni “bisogna tenere conto che la sostenibilità del debito, soprattutto in alcuni paesi tra cui l’Italia, è uno dei problemi del futuro, e che la discussione di questi mesi non può cancellare. Non c’è dubbio che la Commissione ha invitato tutti i paesi a spendere, a farlo preso e intervenire in modo massiccio, ha creato le condizioni dal punto di vista regolamentare senza dover tener conto dei vincoli che normalmente regolano i nostri bilanci europei. Ma bisognerà pensare, nel medio e lungo termine, a riportare il nostro debito in una situazione stabile e in una traiettoria discendente”, ha concluso.
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