Transizione digitale: cittadini europei vogliono “competenze per fare scelte informate”

Si è conclusa la consultazione pubblica avviata lo scorso maggio dalla Commissione Ue su una serie di diritti e principi digitali.

Gli argomenti su cui è stato chiesto un parere agli europei spaziano dalla banda larga per tutti a un ambiente online aperto, sicuro e affidabile, compreso il pieno accesso alle competenze digitali e all’istruzione, e garantendo la protezione dei bambini e dei giovani in linea.

Dai risultati della consultazione sulla trasformazione digitale emerge, da parte degli europei, ampio sostegno per i valori europei nello spazio digitale. Un partecipante su tre alla consultazione era un cittadino o un’organizzazione della società civile, ma hanno contribuito anche organizzazioni professionali e autorità pubbliche.

I risultati ottenuti confluiranno in una proposta di dichiarazione europea dei diritti e dei principi digitali che la Commissione ha annunciato nella sua bussola digitale per il 2030.

I commenti

“Le risposte alla consultazione mostrano un ampio sostegno e interesse per uno spazio digitale incentrato sulle persone. Sono preziosi per la futura dichiarazione sui principi digitali che dovrebbe fare riferimento al fatto che la tecnologia dà potere alle persone“, ha commentato la vice presidente Ue, Margrethe Vestager.

“I cittadini europei vogliono sentirsi protetti e in controllo quando sono online. Ecco cosa significa per loro la trasformazione digitale: controllare i propri dati, sapere cosa aspettarsi quando vanno online, avere le capacità e le competenze per fare scelte informate“, ha sottolineato il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, precisando che “le risposte indicano un sostegno alla definizione di principi basati sui valori europei, come pluralità, inclusione, non discriminazione, apertura, privacy, democrazia e sostenibilità”.