Si chiama “ERNO” ed è l’edicola più social di Roma

Acronimo di “Edicola Romana Non Ordinaria” è una scommessa consapevole e ponderata di tre ragazzi, basata sull’innovazione: rilevare un vecchio chiosco di giornali in una piazzetta della Roma papalina, chiuso da sette anni, e trasformarlo da un punto di passaggio e acquisto veloci ad un luogo di aggregazione.

Roma centro, Borgo Pio. Tra San Pietro, Castel Sant’Angelo e il Palazzaccio. Piazza Capponi, per la precisione. Qui quattro ragazzi che come studi e lavoro fanno tutt’altro, hanno avuto una idea creativa: ristrutturare una vecchia edicola in disuso e modificarla in una rivendita che è anche una libreria, che si trasforma in una galleria d’arte, che diventa un luogo ove sorseggiare un aperitivo alla buona, con in mano una birra artigianale (o un vino laziale) un pacchetto di snack, e discutere di cultura, di letture e di arte.

L’hanno chiamata “ERNO” anche in onore di Ernö Goldfinger, l’architetto modernista che per l’esposizione universale di Londra del 1862 aveva progettato una delle prime edicole moderne.

Davide Monteleone (avvocato), Valentina Chiani (ingegnere), Alberto Valorini (dirigente) e Andrea Mercuri (studentessa di storia dell’arte) – questi i nomi dei quattro titolari – si sono avvalsi della norma che consente alle edicole di vendere per il 40 per cento altri prodotti per abbinare alla vendita di giornali e periodici la somministrazione di bevande e spuntini.

L’altra caratteristica di ERNO ce la spiega Valentina: «Qui non si trova di tutto: la mattina vendiamo i quotidiani, per incassare quello che serve per mantenere l’attività. Quanto ai periodici, abbiamo fatto una scelta: solo riviste culturali, in particolare di letteratura, di arte, design, architettura, moda. Non pubblicazioni di gossip, ma magazine (anche stranieri, come il francese Antidote) o monografie».

Approfittando di un piccino slargo davanti all’edicola con due panchine comunali, si organizzano presentazioni di libri e si ospitano piccole mostre d’arte.

 «L’edicola è aperta da marzo 2019 e i residenti stanno rispondendo bene. Non tutti, però, ci hanno accolto con entusiasmo, soprattutto fra gli operatori del settore», ci confida Valentina.

Ma i progetti vanno avanti. Valentina ci confida la prossima sfida: dall’autunno, ospitare una volta a settimana un dibattito sulle notizie della settimana con un giornalista de “Il Foglio”.

Insomma, le idee e la creatività non mancano in questi quattro ragazzi per portare avanti questa edicola “non ordinaria”.

uspi

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