MILANO (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Milano ha concluso una indagine nei confronti di 22 persone, indagate dalla Procura della Repubblica di Milano per reati fiscali e fallimentari connessi alla somministrazione illecita di manodopera.
In particolare, le indagini condotte dalla Compagnia di Gorgonzola hanno riguardato tre cooperative che dal 2014 al 2019, pur avendo in carico numerosi lavoratori dipendenti, presentavano evidenti profili di rischio fiscale sintomatici dell’assenza di una reale struttura aziendale (omessi versamenti delle imposte, indebite compensazioni, ecc.).
Al termine degli approfondimenti, i Finanzieri hanno ricostruito il sistema di rapporti fraudolenti tra le tre cooperative e le numerose società utilizzatrici della manodopera. In sostanza, è stato accertato che la costituzione delle “cooperative” rappresentava solo uno schermo per consentire l’assunzione di lavoratori da impiegare successivamente presso le società committenti, con il doppio beneficio, da una parte, di non avere formalmente in carico i dipendenti sotto il profilo contributivo-assistenziale e, dall’altra, di risparmiare sul costo della manodopera per via del “servizio” economicamente più vantaggioso fornito dalle cooperative.
In particolare, le indagini condotte dalla Compagnia di Gorgonzola hanno riguardato tre cooperative che dal 2014 al 2019, pur avendo in carico numerosi lavoratori dipendenti, presentavano evidenti profili di rischio fiscale sintomatici dell’assenza di una reale struttura aziendale (omessi versamenti delle imposte, indebite compensazioni, ecc.).
Al termine degli approfondimenti, i Finanzieri hanno ricostruito il sistema di rapporti fraudolenti tra le tre cooperative e le numerose società utilizzatrici della manodopera. In sostanza, è stato accertato che la costituzione delle “cooperative” rappresentava solo uno schermo per consentire l’assunzione di lavoratori da impiegare successivamente presso le società committenti, con il doppio beneficio, da una parte, di non avere formalmente in carico i dipendenti sotto il profilo contributivo-assistenziale e, dall’altra, di risparmiare sul costo della manodopera per via del “servizio” economicamente più vantaggioso fornito dalle cooperative.
– foto ufficio stampa Guardia di Finanza
(ITALPRESS).