TORINO (ITALPRESS) – Regione e Confindustria Piemonte si alleano, con l’obiettivo di attingere al meglio ai circa 15 miliardi che sono in arrivo grazie a Recovery plan Mes e fondi comunitari. “Questa concertazione può porre le basi per una svolta della nostra regione, c’è un’opportunità straordinaria, e noi dobbiamo proporre gli investimenti giusti”, ha spiegato Alberto Cirio, governatore piemontese, al termine di un vertice con le territoriali degli industriali.
“Per il Piemonte, dal Recovery plan arriveranno tra 8 e 9 miliardi, di cui almeno la metà a fondo perduto, se poi il Governo decidesse di attivare il Mes ci sarebbero altri 2,6 miliardi. Infine con la nuova programmazione europea 2021-2027, ci aspettiamo ulteriori 4 miliardi”, ha spiegato Cirio. “Ora dobbiamo mettere a terra queste risorse disegnando l’abito migliore, ovvero attingendo e finanziando le misure utili con fondi da cui le imprese attingano, generando un unico programma che unisca fondi e misure differenti, come avviene a Bruxelles nell’agricoltura, dove i finanziamenti sono orizzontali e non verticali su singole istanze”, ha concluso Cirio, annunciando a breve il primo Piano di sviluppo industriale di una regione.
Un tassello fondamentale, che a Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, consente di sottolineare come ora ci sia una visione strategica: “Lavoreremo su 5 direttrici: industria, digitalizzazione, infrastrutture materiali e immateriali, internazionalizzazione e giovani. L’incontro è un punto di svolta, dopo un periodo difficile”, spiega ancora Gay.
Tra i primi interventi finanziabili il piano per l’edilizia scolastica 2021-2023 e la linea 2 della metropolitana di Torino. “Il tempo di esecuzione è fondamentale, servono misure subito riscontrabili per ridare fiducia alle imprese in un mercato che è cambiato. Ma sono sicuro che gli imprenditori risponderanno”, ha assicurato il leader degli industriali piemontesi.
(ITALPRESS).
“Per il Piemonte, dal Recovery plan arriveranno tra 8 e 9 miliardi, di cui almeno la metà a fondo perduto, se poi il Governo decidesse di attivare il Mes ci sarebbero altri 2,6 miliardi. Infine con la nuova programmazione europea 2021-2027, ci aspettiamo ulteriori 4 miliardi”, ha spiegato Cirio. “Ora dobbiamo mettere a terra queste risorse disegnando l’abito migliore, ovvero attingendo e finanziando le misure utili con fondi da cui le imprese attingano, generando un unico programma che unisca fondi e misure differenti, come avviene a Bruxelles nell’agricoltura, dove i finanziamenti sono orizzontali e non verticali su singole istanze”, ha concluso Cirio, annunciando a breve il primo Piano di sviluppo industriale di una regione.
Un tassello fondamentale, che a Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, consente di sottolineare come ora ci sia una visione strategica: “Lavoreremo su 5 direttrici: industria, digitalizzazione, infrastrutture materiali e immateriali, internazionalizzazione e giovani. L’incontro è un punto di svolta, dopo un periodo difficile”, spiega ancora Gay.
Tra i primi interventi finanziabili il piano per l’edilizia scolastica 2021-2023 e la linea 2 della metropolitana di Torino. “Il tempo di esecuzione è fondamentale, servono misure subito riscontrabili per ridare fiducia alle imprese in un mercato che è cambiato. Ma sono sicuro che gli imprenditori risponderanno”, ha assicurato il leader degli industriali piemontesi.
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