La III Commissione del Consiglio regionale del Lazio si è riunita per affrontare il tema dell’utilizzo delle risorse stanziate a sostegno dell’editoria tradizionale e on line e non ancora assegnate.
La terza commissione consiliare permanente “Vigilanza su pluralismo della informazione”della Regione Lazio, presieduta da Davide Barillari (Gruppo Misto), si è riunita la scorsa settimana, in modalità telematica, per fare il punto sui prossimi impegni e sui bandi e sugli stanziamenti di fondi per l’informazione e la comunicazione istituzionale e l’ editoria locale, previsti dalla legge 13/2016 i cui importi, almeno parzialmente, non sono stati ancora assegnati.
«La cosa più urgente da fare – ha spiegato Barillari in apertura dei lavori – è sbloccare i fondi per l’editoria».
Dall’assessore allo Sviluppo economico e alle attività produttive, Paolo Orneli è arrivata una proposta che rivoluzionerebbe completamente il bando di sostegno all’editoria.
Orneli, come riportato in un comunicato a cura dell’Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio, ha proposto di recuperare la somma di 1,3 milioni di euro, destinandola come sostegno diretto a tutte le realtà dell’editoria regionale (radio, tv, giornali tradizionali e online) con una quota da ripartire a fondo perduto, sulla base di alcuni parametri da stabilire, come ad esempio i volumi di fatturato e il calo dello stesso fatturato a causa della pandemia.
«Il tema è tutto è tutto politico e riguarda le scelte», ha dichiarato Orneli il quale ha spiegato che 600 mila euro erano già pronti per l’editoria online.
«Poi è esploso il Covid – ha proseguito Orneli – ed è cambiata la nostra agenda. A questi 600 mila euro si aggiungono altri 700 mila euro dalle economie della prima linea d’intervento (quella per le agenzia di stampa e giornali, alle emittenti televisive e radiofoniche locali), per un totale di un milione e trecentomila euro».
Ed ecco la proposta: «Noi dobbiamo radicalmente modificare il piano sull’editoria online e recuperare i settecentomila euro per fare nascere un fondo per l’emergenza Covid che serva l’intero comparto dell’editoria. Il tutto con un meccanismo radicalmente nuovo, che non è il progetto, ma una sorta di bonus che noi diamo al sussistere del requisito soggettivo di far parte della platea dei beneficiari e di aver subito un calo del fatturato».
L’assessore ha individuato anche la possibile procedura: non più premi ad alcuni soggetti selezionati, ma contributi a fondo perduto a tutti:
«La modalità di erogazione è molto semplice, tipo quella del governo per i liberi professionisti. Per fare questo bisogna fare un maxi-emendamento al piano. Andiamo a individuare i beneficiari e diamo un contributo a fondo perduto a tutta la platea degli aventi diritto, procedendo al riparto. Per quanto riguarda la parte agenzie di stampa e giornali si fa la stessa cosa, però si deve andare rapidamente con una modifica regolamentare in Consiglio regionale, con una norma transitoria vigente nel regolamento solo nell’anno 2020, solo per l’emergenza coronavirus».
«Di fatto – ha concluso Orneli – diventeremmo la prima regione italiana a stabilire, assieme alle altre misure, una misura per l’editoria ai tempi del Covid».
Concordi i consiglieri del Pd.
«La commissione ha valutato positivamente questa manovra straordinaria per un proficuo utilizzo dei fondi già previsti per altre linee di intervento. – ha dichiarato Barillari a conclusione dei lavori – L’obiettivo è quello di veder pubblicato il bando a giugno».