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Pubblicità, i dati Nielsen relativi ai primi dieci mesi 2020 (-18,7%)

I dati Nielsen relativi al mese di ottobre, confermano il trend negativo già registrato a settembre, in contrasto con la ripresa che aveva fatto sperare durante i mesi estivi. Ma in ogni caso “continua il recupero del mercato pubblicitario nel periodo cumulato gennaio-ottobre, come già era avvenuto per i primi nove mesi dell’anno, seppur il mese di ottobre sia rimasto in negativo”, ha dichiarato Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen. “Ci aspettiamo un’ulteriore conferma di questo recupero anche con l’avvicinarci della fine dell’anno, favorito dalle minori restrizioni di novembre rispetto al cosiddetto primo lockdown”. 

Ad ottobre, quindi, la raccolta nel singolo mese chiude a -2,3% rispetto a ottobre 2019, portando il calo del periodo cumulato gennaio-ottobre a -14,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, in lieve recupero rispetto all’andamento del periodo gennaio-settembre (-15,9%). Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti over the top (OTT), l’andamento nei primi 10 mesi si attesta a -18,7%

Il trend si mantiene negativo per tutti i mezzi, anche se il web advertising prosegue la sua crescita anche nel mese di ottobre. Per quanto riguarda la stampa, nel decimo mese dell’anno i quotidiani scendono del 9,7% e i periodici del 37,6%; la perdita nel periodo gennaio-ottobre è a doppia cifra per entrambi, rispettivamente del 18,5% e del 39,9%. 

Per quanto riguarda internet, sulla base delle stime realizzate da Nielsen, a ottobre la raccolta dell’intero universo del web advertising, comprendente search, social, classified (annunci sponsorizzati) e i cosiddetti over the top (OTT), segna una crescita del 9,6% e porta la perdita del periodo cumulato a -4,9% (-5% se si considera il solo perimetro Fcp-Assointernet). 

Il discorso per i settori merceologici rimane complessivamente lo stesso, il calo è importante se si guarda ai segmenti automobili (-25,2%), tempo libero (-53%), cura persona (-36%), turismo e viaggi (-58%) e abbigliamento (-38%), mentre nel periodo gennaio-ottobre si registrano in aumento i settori già in crescita anche a settembre: gestione casa (+10,1%), distribuzione (+3,4%) e enti/ istituzioni (+16%). 

Dal Sasso, poi conclude con una previsione: “L’Istat recentemente ha previsto una chiusura del Pil in calo dell’8,9% con un parziale recupero del +4% nel 2021. Le stesse tendenze sono ipotizzabili per il mercato della pubblicità: una caduta intorno al 12% nel 2020 e una parziale ripresa nel 2021 con una maggiore spinta rispetto alla crescita del Pil, dato il contributo che arriverà dall’auspicabile recupero di gran parte degli eventi cancellati nel 2020”. 

Irene Vitale

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