Privacy: “Via dai social le immagini in chiaro di minori e persone disagiate”

L’Autorità per la protezione dei dati personali: “Il fine di denunciare situazioni di degrado non deve ledere il diritto alla privacy”.

Il caso

Per denunciare situazioni di degrado nel suo Comune, un sindaco ha pubblicato sulla sua pagina Facebook immagini e video in cui persone in stato di disagio erano perfettamente riconoscibili. In palese violazione del GDPR – General Data Protection Regulation (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati), ovvero il Regolamento Europeo 2016/679.

il GDPR chiarisce come i dati personali debbano essere trattati, incluse le modalità di raccolta, utilizzo, protezione e condivisione.

Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali – tratta da www.garanteprivacy.it

La posizione del Garante

Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali, precisa sul caso specifico:

Anche se il fine è quello di denunciare situazioni di degrado presenti nel Comune, un sindaco non può pubblicare sui propri profili social video e immagini in chiaro di minori disabili, persone in situazione di disagio o soggetti descritti quali autori o presunti autori di infrazioni, esponendoli così a commenti lesivi della loro dignità formulati da utenti dei social network”.

Il provvedimento dell’Autorità

il Garante per la protezione dei dati personali, pertanto, ha adottato  in un provvedimento con il quale ordina al sindaco di rimuovere dalla sua pagina Facebook le immagini pubblicate, sanzionandolo per 50mila euro.

Il commento di Sforza

“Numerose le violazioni riscontrate. – commenta Sforza sul sito dell’Authority –  La pubblicazione di foto di minori e di persone con problemi di salute è sempre vietata in quanto in contrasto con il principio di essenzialità dell’informazione e con le disposizioni poste a tutela delle categorie più vulnerabili”.

Massima conclusiva

Il fine di denunciare situazioni di degrado non fa venir meno il necessario rispetto della privacy e della dignità delle persone.