Polimi, IA: cresce il mercato in Italia, +27% nel 2021

Cresce il mercato italiano dell’Intelligenza Artificiale (IA): nel 2021 è aumentato del +27%, raggiungendo quota 380 milioni di euro, un valore raddoppiato in appena due anni, per il 76% commissionato da imprese italiane (290 milioni di euro), per il restante 24% come export di progetti (90 milioni di euro).

Questo il quadro presentato dalla nuova ricerca dall’ Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano.

I dati

Dal report emerge un significativo divario in termini di avvicinamento alla tecnologia per dimensione di impresa. Se da un lato, infatti, aumenta il numero di grandi aziende che ha avviato almeno una progettualità di IA (59%, +6 % rispetto al 2020), dall’altro lato solo il 6% delle piccole e medie imprese ha fatto altrettanto. In particolare, nel 4% si tratta di semplici sperimentazioni e solo nel 2% di progetti a regime.

Per quanto riguarda i progetti avviati dalle grandi imprese scende al 13% il numero di aziende che non hanno avviato iniziative (-9% rispetto al 2020) e crescono quelle che hanno avviato progetti pilota (18%, +5% rispetto al 2020).

Rimangono pressoché invariate le società che hanno almeno un progetto pienamente esecutivo (41%, contro il 40% del 2020) e quelle che dichiarano interesse ad avviare iniziative in futuro (27%, era il 25% nel 2020).

Le tipologie di progetti

Dai dati emerge che un terzo del mercato dell’Intelligenza Artificale italiano (35%) riguarda progetti di algoritmi per analizzare ed estrarre informazioni dai dati (Intelligent Data Processing), ambito che segna anche una delle crescite maggiori, con un +32% rispetto al 2020.

Seguono le tecnologie per l’interpretazione del linguaggio naturale, il Natural Language Processing (NLP), con il 17,5% del mercato (+24%) e gli algoritmi per suggerire ai clienti contenuti in linea con le singole preferenze, con un’incidenza del 16% (+20%).

Infine, il 10% del mercato va alle soluzioni con cui l’IA automatizza alcune attività di un progetto e ne governa le varie fasi (Intelligent Robotic Process Automation).

I consumatori

Solo il 5% dei consumatori non ha mai sentito parlare di Intelligenza Artificiale.

Una conoscenza diffusa pressoché nella totalità degli utenti, ma a livello superficiale, se si considera che solo il 60% ha la capacità di riconoscere la presenza di funzionalità di AI nei prodotti/servizi utilizzati.

Inoltre, l’80% degli intervistati ha un’opinione abbastanza o molto positiva dell’IA. Rimangono però alcune perplessità in merito agli aspetti che riguardano la privacy, gli impatti sul lavoro e in generale le implicazioni etiche.

“Nell’ultimo anno, sono stati compiuti importanti passi avanti nella regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale. La Commissione europea ha presentato la proposta di regolamento, che rappresenta oggi una pietra fondamentale nella costruzione di una fiducia nelle tecnologie. E l’Italia ha lanciato il nuovo Programma Strategico, che grazie al lavoro congiunto di tre Ministeri ha prodotto 24 raccomandazioni di azione, con un approccio collaborativo e inclusivo, che affronta in modo esplicito alcuni mali cronici dell’innovazione nel nostro Paese”, ha commentato Giovanni Miragliotta, direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence.