MILANO (ITALPRESS) – “Sarà un’estate corta e complicata”. Il presidente dell’Agenzia Nazionale Italiana del Turismo, Giorgio Palmucci, cerca di mantenere un certo ottimismo, sottolineando i vantaggi che un Paese come il nostro può avere su competitor con Grecia o Croazia. Ma lo stato dell’arte del settore è tutt’altro che roseo.
“Stiamo vivendo praticamente da due mesi un blocco totale di qualsiasi attività turistica, derivante dal lockdown, dopo che a fine febbraio è stato annunciata la diffusione del contagio nel nostro Paese. Questo ha bloccato ogni tipo di attività”, dice in una intervista all’Italpress. “A marzo e aprile c’è stato un crollo del 95%-99% – aggiunge -. Praticamente si è azzerato tutto, completamente. Ora dipenderà da quando ci si potrà spostare da una regione all’altra e, soprattutto, quando si potranno riaprire i confini con i Paesi limitrofi”.
“Nel 2018 e nel 2019 abbiamo avuto due anni straordinari in cui il turismo domestico ha rappresentato il 50% del totale”, aggiunge Palmucci. “Il fatto che gli italiani non andranno all’estero, o ci andranno in misura minima, potrà permettere di compensare, almeno in parte, la perdita di turisti internazionali”, ma “bisogna fare il possibile per cercare di facilitare la vita al turista, italiano o straniero che sia. Bisognerebbe cercare, nel rispetto delle misure sanitarie definite dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, di evitare di avere approcci differenti tra regione e regione, perchè altrimenti si renderebbe ancora più difficile una ripresa seppur minima del turismo”.
(ITALPRESS).