LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) – Due imbarcazioni con circa 30 persone a bordo sono arrivate questa mattina a Lampedusa nella zona di Capo Ponente. Le 60 persone sono state tratte in salvo dalla guardia di finanza e sono state trasportate all’hotspot dell’isola. Nella struttura ci sono più di 700 persone e altre imbarcazioni sono in arrivo.
Una trentina di migranti sono invece arrivati questa mattina a riva, presso la spiaggia di Fungiteddri, a Torre Salsa a Siculiana (Agrigento). Appena sbarcati sono scesi e si sono diretti, attraverso i sentieri della riserva naturale nell’entroterra, per raggiungere la strada statale 115.
Intanto il governatore della Sicilia Nello Musumeci lancia su facebook il nuovo allarme: “Oltre milleduecento (1256) presenze all’Hotspot di Lampedusa. Ancora ammassati, di nuovo. Lo Stato ha rivendicato in ogni sede la sua competenza, ma continua a non esercitarla fino in fondo”.
“Sono trascorsi molti giorni dalla mia ordinanza ed oggi posso serenamente dire che: alle parole non sono seguiti i fatti; che l’Europa non guarda alla Sicilia e al Mediterraneo; e che il governo nazionale preferisce polemizzare con il presidente eletto dai siciliani, piuttosto che avere l’umiltà di riconoscere ritardi e omissioni. Una cosa è certa: ho il dovere di intervenire. E niente e nessuno potrà intimidirmi o farmi desistere dal dovere di tutelare la salute di tutti” conclude Musumeci.
(ITALPRESS).
Una trentina di migranti sono invece arrivati questa mattina a riva, presso la spiaggia di Fungiteddri, a Torre Salsa a Siculiana (Agrigento). Appena sbarcati sono scesi e si sono diretti, attraverso i sentieri della riserva naturale nell’entroterra, per raggiungere la strada statale 115.
Intanto il governatore della Sicilia Nello Musumeci lancia su facebook il nuovo allarme: “Oltre milleduecento (1256) presenze all’Hotspot di Lampedusa. Ancora ammassati, di nuovo. Lo Stato ha rivendicato in ogni sede la sua competenza, ma continua a non esercitarla fino in fondo”.
“Sono trascorsi molti giorni dalla mia ordinanza ed oggi posso serenamente dire che: alle parole non sono seguiti i fatti; che l’Europa non guarda alla Sicilia e al Mediterraneo; e che il governo nazionale preferisce polemizzare con il presidente eletto dai siciliani, piuttosto che avere l’umiltà di riconoscere ritardi e omissioni. Una cosa è certa: ho il dovere di intervenire. E niente e nessuno potrà intimidirmi o farmi desistere dal dovere di tutelare la salute di tutti” conclude Musumeci.
(ITALPRESS).