ROMA (ITALPRESS) – “Domani dobbiamo vincere, per noi, per i tifosi e per il calcio, che per me va sempre rispettato. Dobbiamo pensare che sia possibile il fatto che lo Slavia Praga non vinca la partita. Farò sicuramente dei cambi, che saranno però obbligatori. Dietro Ndika è squalificato, Mancini è infortunato e conoscete la stuazione di Smalling, però dobbiamo vincere”. Così Josè Mourinho, tecnico della Roma, alla vigilia della sfida contro lo Sheriff Triaspol. Poi, sulla Roma di quest’anno il portoghese sottolinea: “E’ meno forte su palla inattiva e nei duelli difensivi individuali. Una squadra con Smalling e Ibanez vince più duelli difensivi ed è sicuramente più pericolosa sulle palle inattive. Però senza di loro ha più costruzione e meno errori nel primo possesso palla. Siamo una squadra diversa, fare dei gol dopo 21-23 passaggi è una qualità che per alcune squadre è fantastico, ma noi non siamo questo”, sottolinea per poi parlare di un altro forfait importante. “L’assenza di Dybala si è fatta sentire subito anche contro la Fiorentina. Con lui in campo i viola non avevano riferimenti e non riuscivamo sempre a trovare la via della porta. Quando è uscito è cambiata la partita, perchè non c’è un altro come lui. Sappiamo che senza di lui non sarà più lo stesso. Alla prossima non ci sarà neanche Lukaku e sarà difficilissimo, perchè anche lui come Paulo è insostituibile, per questo dovremo giocare diversamente”. Detto questo poca voglia di parlare di quel che sarà e di possibili rinforzi: “Io non devo pensare ad un futuro insieme, nella mia testa è tutto chiaro. Il nostro mercato sarà sempre adatto a quello che noi possiamo fare. Io e la società andiamo di pari passo anche sul mercato, vogliamo tutti la stessa cosa. Però anche noi abbiamo le nostre difficoltà – ha spiegato Mourinho -. Sarei già felice se arrivasse un difensore nel mercato di gennaio, e so che la società sta lavorando per questo. Mi piacerebbe anche che la gente fosse onesta quando parla di obiettivi però va bene così, l’importante è che noi sappiamo quello che possiamo fare: niente di più di un difensore centrale che è il reparto in cui siamo maggiormente in difficoltà”, conclude il portoghese.
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