L’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed ex Garante dell’Antitrust, Antonio Catricalà, è stato trovato morto nella sua abitazione a Roma, nel quartiere Parioli. Aveva 69 anni.
Catricalà, secondo quanto si apprende da fonti investigative, si sarebbe suicidato sparandosi un colpo di pistola. Sul posto è presente la Polizia e la Scientifica.
Per ora ci sono solo queste notizie sulla scomparsa dell’avvocato, magistrato, dirigente pubblico e politico italiano.
Catricalà è stato magistrato del Consiglio di Stato della Repubblica italiana, presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) dal marzo 2005 al novembre del 2011, quando poi è stato nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con funzioni di segretario del Consiglio dal Presidente del Consiglio Mario Monti e dal Presidente della Repubblica. Nel 2013 viene nominato Viceministro al Ministero dello Sviluppo Economico, nel governo Letta, con delega alle comunicazioni.
Nell’ottobre del 2014 Catricalà comunica di avere dato le dimissioni da Presidente di Sezione del Consiglio di Stato della Repubblica Italiana per intraprendere la carriera di avvocato e fonda la Law Academy.
Quale professore a contratto nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata ha insegnato diritto privato. Successivamente è stato anche professore di ruolo in Diritto Privato presso l’Università Unipegaso nonché professore a contratto di Diritto dei Consumatori all’Università LUISS Guido Carli.
Il nostro Segretario Generale, Francesco Saverio Vetere, esprime il suo più profondo cordoglio e il suo più vivo rammarico per la tragica scomparsa di un amico e prezioso servitore dello Stato.
Al cordoglio si associano tutti i componenti degli Organi Sociali dell’USPI, nel ricordo dell’attenzione e della considerazione che il Presidente Catricalà ha sempre avuto nei confronti delle questioni che riguardavano la libertà di stampa e il progresso dell’informazione nel nostro Paese.