Meta, riflessioni iniziali

Nell’introduzione alla Metafisica di Aristotele il compianto Giovanni Reale, insigne studioso dello Stagirita, chiarisce i due sensi nei quali è possibile declinare la parola Metafisica. Aristotele non la usò mai, indicando l’oggetto delle sue lezioni come “Filosofia Prima”, scienza dell’essere in quanto essere. Fu verosimilmente Andronico di Rodi, che fu il primo a pubblicare una edizione completa delle opere di Aristotele sistemando in maniera organica tutto il materiale che era stato trovato, a coniare il termine.

Cosa voleva significare, quindi? Nelle intenzioni di Andronico indicava le cose che vengono dopo quelle fisiche o i libri che vengono dopo i libri di fisica.

Nel tempo, tuttavia, si svilupparono due interpretazioni differenti, molto più significative e paradigmatiche. Secondo la prima, meta (ta meta ta physika) significa “dopo”, nel senso delle realtà che per noi vengono dopo quelle fisiche.

La seconda, invece, interpreta il meta nel senso di “sopra”, indicando le realtà che stanno al di sopra di quelle fisiche, quindi la metafisica si occuperebbe della conoscenza diretta delle realtà non-sensibili, trascendenti.

La riflessione sul significato di “meta” nasce, ovviamente, dall’annuncio della nascita del Metaverso e del nuovo nome dell’azienda che fa capo al fondatore di Facebook.

Una analisi iniziale e molto superficiale porta a ritenere che il Metaverso sia una naturale evoluzione di internet, che già di per sé rappresenta un universo parallelo. Tuttavia, ho l’impressione che il progetto, ancora in fase iniziale, sia destinato a crescere a dismisura, generando una nuova economia, un nuovo senso della identità, nuove forme di socializzazione e quindi, in definitiva, sia destinato a trasformare le persone e le società, così come è successo dopo la nascita di internet e dopo la seconda grande rivoluzione tecnologica che è stata la nascita dello smartphone.

Dunque, dovremo necessariamente approfondire la nostra riflessione, occupandoci anche della funzione informativa e dello sviluppo del giornalismo. Sappiamo bene che non esiste settore più dipendente dalla tecnologia di quello editoriale, così come abbiamo ben chiaro che il giornalismo sia un fenomeno collocabile in un preciso contesto storico, ormai al tramonto.

Chiunque abbia un minimo di studio e sensibilità può capire quale enorme potenzialità di cambiamento abbia un progetto del genere e quali abissi dello spirito dell’uomo vada a toccare.

Il significato più profondo delle Metafisica in Aristotele è “teologia”. Al di là dell’oltre e del sopra. È vero ciò che sostiene qualche studioso più attento: “Il Metaverso appare quindi un mondo non del tutto nuovo: immaginato da anni da letterati, scienziati e imprenditori solo ora si sta concretizzando in un progetto ad alto potenziale”. 

È vero anche che, come al solito, “gli ordinamenti giuridici dei vari Paesi faticheranno a stare al passo” con questo ulteriore sviluppo tecnologico.

Ma sarà nostro compito aumentare i momenti di analisi e di confronto su tutto quello che comporta l’universo parallelo evoluto, la costruzione di una dimensione che realizza, in qualche modo, le costruzioni del pensiero che hanno caratterizzato l’essere umano in quanto essere umano.

Ci torneremo, anche molte volte, naturalmente.