Manovra 2020, il Senato conferma gli aiuti diretti all’editoria e la promozione della lettura dei giornali tra gli studenti

Ultime battute al Senato per la votazione, in prima lettura, della Legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020 – 2022. Dopo l’approvazione – presumibilmente in settimana – l’esame passerà alla Camera dei deputati.

Si sta concludendo, presso la V Commissione – Bilancio del Senato della repubblica, l’esame dell’Atto Senato n. 1586 (“Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”).

Sostanzialmente due sono le misure in materia di editoria si trovano nell’articolo 45 del disegno di legge in esame. La Commissione ha preferito non dibattere gli emendamenti presentati al citato articolo, passandolo così, di fatto, all’approvazione generale dell’Aula di Palazzo Madama.

Il differimento dei tagli ai contributi diretti

La norma sicuramente più attesa dal settore riguardava il posticipo dell’entrata in vigore del taglio ai contributi diretti all’editoria, voluto dall’ex sottosegretario Crimi, e sancito nella precedente Legge di bilancio.

Il comma 3 dell’articolo 45 afferma che la disposizione ivi contenuta, in previsione di una revisione organica della normativa di settore, interviene in materia di contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici, stabilendo il differimento di dodici mesi di tutti i termini di cui all’articolo 1, comma 810, della legge n. 145/2018, inerenti la progressiva riduzione, fino all’abolizione, dei contributi stessi, già previsti dal D.Lgs. n. 70/2017. Conseguentemente, vengono differite anche le riduzioni applicabili alla contribuzione diretta, previste dal medesimo decreto legislativo. Sul punto, occorre precisare che la citata disposizione non comporta nuovi o maggiori oneri per lo Staro, in quanto i contributi vengono concessi nel limite di spesa delle risorse annualmente assegnate in sede di riparto del Fondo per il pluralismo dell’informazione.

Contributo alle scuole per la sottoscrizione di abbonamenti a quotidiani e periodici

La prima parte dell’articolo 45 (e precisamente i commi 1 e 2) prevede – al fine di sostenere le amministrazioni scolastiche nella promozione della lettura dei giornali tra gli studenti di tutti i cicli d’istruzione – la concessione alle scuole pubbliche e paritarie di ogni ordine e grado di un contributo per l’acquisto di uno o più abbonamenti a quotidiani e periodici, anche in formato digitale. Il contributo può ammontare fino all’80 per cento della spesa sostenuta entro l’anno precedente, nel rispetto del limite di spesa stabilito ai sensi di cui al comma 2, ed è assegnato attraverso un bando emanato annualmente con decreto del capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri.

L’Aula del Senato

Per la copertura finanziaria della misura, al comma 2, si prevede che a decorrere dal 2020, nell’ambito del DPCM di riparto annuale delle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, sia destinato annualmente alla misura un importo non superiore a 20 milioni di euro, importo che rappresenta il tetto di spesa per l’erogazione dei contributi. Conseguentemente, viene previsto all’ultimo periodo del comma che la dotazione del predetto Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione sia incrementata di 20 milioni di euro annui a decorrere dal 2020.

I pareri favorevoli delle Commissioni

Il provvedimento in esame ha incassato anche i pareri favorevoli delle competenti Commissioni senatoriali:

VIII Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni)

La VIII Commissione, esaminato il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e il bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022, nonché l’allegata tabella 3, limitatamente alle parti di competenza,

valutato positivamente l’innalzamento, a regime, a 8.000 euro annui della soglia di reddito prevista per l’esenzione dal pagamento del canone di abbonamento alle radioaudizioni da parte dei soggetti di età pari o superiore a settantacinque anni;

considerata opportuna la proroga della convenzione con il Centro di produzione SpA (Radio radicale) fino all’espletamento della procedura per l’affidamento del servizio, indetta dal Ministero dello sviluppo economico e da completare entro il 30 aprile 2020;

constatato positivamente lo stanziamento di 10 milioni di euro per il biennio 2020-2021 per l’avvio della realizzazione delle azioni, delle iniziative e dei progetti connessi e strumentali all’attuazione dell’Agenda digitale italiana;

preso atto di tutti gli adeguati stanziamenti per sostenere il vasto settore delle comunicazioni;

considerata la necessità di favorire sempre di più le attività di garanzia e di servizio sociale delle Poste Italiane S.p.a. per i servizi offerti in convenzione allo Stato e, quindi, a favore della comunità,

ha formulato un rapporto favorevole.

VII Commissione permanente  (Istruzione pubblica, beni culturali)

La VII Commissione, valutate le norme di competenza contenute nella sezione I del disegno di legge di bilancio in materia di scuola, tra le quali:

– l’articolo 45, commi 1 e 2, che prevede la concessione, a decorrere dal 2020, di contributi a favore delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani e periodici;

formula un rapporto favorevole con le seguenti osservazioni:

“si valuti l’opportunità di circoscrivere la concessione del contributo alle scuole secondarie di primo e secondo grado nonché di erogare il contributo direttamente agli studenti delle suddette scuole. Occorre inoltre osservare che i progetti di cui al predetto articolo si inseriscono in un piano per l’offerta formativa che rappresenta già un notevole carico di lavoro per le scuole, e devono pertanto essere modulati sui diversi livelli di istruzione”.