Per l’associazione degli editori di libri si deve modificare la legge sul libro ponendo l’attenzione sulla difesa dei lettori, dei consumatori, delle famiglie e dei giovani. Prevedendo detrazioni fiscali per l’acquisto dei libri e confermando il Bonus Cultura.
Queste sono le richieste urgenti dell’AIE, Associazione Italiana Editori (editoria libraria), a seguito dell’approvazione della Legge sul libro da parte della Camera dei deputati il 16 luglio ultimo scorso.
“Questa legge così non funziona – ha affermato il presidente Ricardo Franco Levi, a nome di tutto il Comitato di Presidenza, riunito appositamente sul tema – Giusti gli obiettivi, ma mancano le risorse e si colpiscono lettori e consumatori. Verranno sottratti dalle tasche delle famiglie almeno 70 milioni di euro”.
“All’approvazione da parte della Camera dei deputati del progetto di legge che ha per oggetto ‘la promozione e il sostegno della lettura’ rispondiamo che condividiamo con passione questo obiettivo, che sosteniamo ogni sforzo in questa direzione. Ma – ha proseguito Levi – dove sono i fondi necessari per tradurlo in pratica? Apprezziamo che per la prima volta ci sia un impianto complessivo per affrontare l’emergenza della lettura. Ma dove sono gli investimenti per evitare che tutto si traduca in una vuota promessa? Dove sono le risorse per le quali governo e Parlamento si erano impegnati sull’esempio di quanto già fatto per il cinema?”
“E come – ha continuato il presidente dell’AIE – aiutare i lettori, i consumatori, le famiglie, i giovani sui quali peseranno i limiti agli sconti sul prezzo dei libri e alle diverse facilitazioni all’acquisto? Come sostenere un settore che lungo tutta la catena del libro, dall’ideazione alla scrittura, alla produzione, alla distribuzione, fino alla vendita, produce cultura e lavoro per decine di migliaia di persone, che traduce in percorsi di vita professionale la creatività degli autori, ma che perderà percentuali importanti di fatturato per le restrizioni posti dal progetto di legge all’iniziativa delle imprese?”.
“La discussione della legge passerà ora al Senato. Dal Parlamento e dal governo aspettiamo – ha concluso Levi – un impegno forte per dare sostanza a un provvedimento che altrimenti resterà come un’occasione gravemente perduta per un’Italia che ha disperatamente bisogno di più lettura, più conoscenza, più sapere”.