KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – “La guerra della Russia non è solo la guerra contro l’Ucraina. Il suo significato è molto più ampio. La Russia ha iniziato la guerra contro la libertà così com’è”. A un mese dall’inizio dell’invasione russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato il suo appello al mondo chiedendo alle persone di scendere in piazza, protestare contro la guerra e rivendicare la pace. “Il mondo deve fermare la guerra”, ha detto Zelensky parlando in inglese in un video. “Venite nelle vostre piazze – ha aggiunto rivolgendosi alle persone del mondo -, nelle vostre strade. Rendetevi visibili e fate in modo che siate ascoltati. Dite che le persone contano. La libertà conta, la pace conta, l’Ucraina conta”.
“Questa è una guerra per l’indipendenza e dobbiamo vincere”, ha poi aggiunto il presidente ucraino, spiegando che dall’inizio dell’invasione russa nel paese, avvenuta il 24 febbraio, è “passato un mese”. “Abbiamo resistito sei volte più a lungo di quanto il nemico avesse pianificato”, ha evidenziato.
Intanto, secondo le forze armate ucraine, i “principali obiettivi” dei russi “rimangono le infrastrutture militari e civili negli oblast di Kiev, Chernihiv e Kharkiv”. Nelle scorse ore, inoltre, sono stati segnalati incendi boschivi vicino alla centrale nucleare di Chernobyl. Lo hanno comunicato le autorità ucraine all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). “Lievi aumenti delle concentrazioni di cesio nell’aria sono state rilevate a Kiev e in due centrali nucleari, ma non hanno posto problemi radiologici significativi”, si legge in un tweet dell’Aiea. La maggior parte degli incendi sarebbe ora sotto controllo, secondo quanto riporta Kyiv Independent che cita il ministro dell’ecologia e delle risorse naturali dell’Ucraina, Ruslan Strelets. Nella regione di Lugansk, durante i bombardamenti, sarebbero state usate anche bombe al fosforo, secondo quanto riporta l’agenzia Unian che cita un messaggio su Telegram del capo dell’amministrazione regionale di Lugansk, Sergey Gaidai. Ci sarebbero morti e feriti.Una nave russa è stata distrutta nel porto occupato di Berdyansk. Lo ha reso noto lo staff generale delle Forze armate ucraine in un post su Facebook.
“La grande nave da sbarco Orsk della flotta del Mar Nero degli occupanti russi – si legge – è stata distrutta nel porto di Berdyansk occupato dai russi”. Berdyansk si trova nell’Ucraina sud-orientale, sul Mar d’Azov.
(ITALPRESS).
“Questa è una guerra per l’indipendenza e dobbiamo vincere”, ha poi aggiunto il presidente ucraino, spiegando che dall’inizio dell’invasione russa nel paese, avvenuta il 24 febbraio, è “passato un mese”. “Abbiamo resistito sei volte più a lungo di quanto il nemico avesse pianificato”, ha evidenziato.
Intanto, secondo le forze armate ucraine, i “principali obiettivi” dei russi “rimangono le infrastrutture militari e civili negli oblast di Kiev, Chernihiv e Kharkiv”. Nelle scorse ore, inoltre, sono stati segnalati incendi boschivi vicino alla centrale nucleare di Chernobyl. Lo hanno comunicato le autorità ucraine all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). “Lievi aumenti delle concentrazioni di cesio nell’aria sono state rilevate a Kiev e in due centrali nucleari, ma non hanno posto problemi radiologici significativi”, si legge in un tweet dell’Aiea. La maggior parte degli incendi sarebbe ora sotto controllo, secondo quanto riporta Kyiv Independent che cita il ministro dell’ecologia e delle risorse naturali dell’Ucraina, Ruslan Strelets. Nella regione di Lugansk, durante i bombardamenti, sarebbero state usate anche bombe al fosforo, secondo quanto riporta l’agenzia Unian che cita un messaggio su Telegram del capo dell’amministrazione regionale di Lugansk, Sergey Gaidai. Ci sarebbero morti e feriti.Una nave russa è stata distrutta nel porto occupato di Berdyansk. Lo ha reso noto lo staff generale delle Forze armate ucraine in un post su Facebook.
“La grande nave da sbarco Orsk della flotta del Mar Nero degli occupanti russi – si legge – è stata distrutta nel porto di Berdyansk occupato dai russi”. Berdyansk si trova nell’Ucraina sud-orientale, sul Mar d’Azov.
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