Identità digitale – SPID, emendamento del governo per affidarne al solo Viminale l’erogazione e la gestione

Partner tecnologici saranno il Poligrafico e Zecca dello Stato, che si occuperà della realizzazione e dell’esercizio del sistema e PagoPA che fornirà servizi informatici per lo sviluppo e l’implementazione.

Il Ministero dell’Interno diventerà l’ “identity provider” unico dello Stato italiano, come soggetto tenuto all’erogazione e gestione di SPID (il Sistema Pubblico di Identità Digitale) per accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione in modo semplice e sicuro, escludendo gli operatori privati.

Lo prevede un emendamento del Governo (il n. 42.24) al comma 3 dell’articolo 42 del Decreto-Legge 30 dicembre 2019, n. 162 (c.d. Milleproroghe), per rendere l’identità digitale gratis e più sicura.

L’obiettivo governativo, si legge nella relazione illustrativa, è quello di a creare uno SPID gratuito, costruito essenzialmente sul modello della carta di identità elettronica, che “nel rinnovato sistema risulti arricchito sotto il profilo tecnologico, con modalità di uso più moderne e sicure”.

L’emendamento prevede di riformulare il CAD, il Codice dell’amministrazione digitale, per snellire le procedure legate alla gestione dell’identità digitale, amministrate ora da 9 “identity provider”. Questo avverrà, però, solo alla data di scadenza delle loro convenzioni con AgID (Agenzia per l’Italia digitale).

Le convenzioni degli operatori privati  scadranno:

– nel 2021 con InfoCert, Poste italiane, TI Trust Technologies (nel mese di febbraio), Sielte (nel mese di settembre);

– nel 2022 con Aruba (a gennaio), In.Te.S.A. (a novembre), Namirial e Register (a giugno);

– nel 2023 con Lepida (ad ottobre).

Fino alle rispettive scadenza, gli operatori privati potranno continuare a operare. L’emendamento stabilisce, però, che non possano più essere stipulate convenzioni di questo tipo.

Cosa è e a cosa serve lo SPID

il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è la soluzione che permette di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione con un’unica Identità Digitale utilizzabile da computer, tablet e smartphone. Oggi le credenziali digitali sono diverse per ogni servizio a cui accediamo, ma una drastica riduzione del loro numero permetterà di:

– semplificare la vita ai cittadini;

– garantire maggiore tutela della sicurezza e della privacy.

Paola Pisano, Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione (da https://innovazione.gov.it/)

Vantaggi per i cittadini e la Pubblica Amministrazione

SPID consente alla Pubblica Amministrazione di abbandonare i servizi di autenticazione gestiti localmente dai singoli enti, permettendo di risparmiare risorse (in termini di lavoro e costo necessari per il rilascio e la manutenzione delle credenziali); e di offrire un sistema di identificazione sicuro e certo, che garantisce sia i cittadini che la Pubblica Amministrazione durante l’erogazione dei servizi.

Infine, l’identità SPID potrà essere utilizzata anche per accedere a tutti i servizi pubblici digitali di tutti i Paesi membri dell’Unione Europea e ad alcuni servizi erogati da privati che hanno integrato il sistema SPID.

I dati statistici SPID sono aggiornati su base settimanale (Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione),

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