È stata messa a punto una prima versione gratuita di Grok, il chatbot di X, già disponibile per tutti gli utenti Premium. Dopo i recenti aggiornamenti, la versione gratuita è stata resa disponibile in Nuova Zelanda con alcune limitazioni.
Il primo prodotto di xAI nasce con l’obiettivo di creare un chatbot capace di comprendere l’universo e di competere con gli altri sistemi di AI.
Novità e possibile disinformazione
Ad agosto è stato lanciato Grok-2 capace di generare immagini, spesso senza censura. Dallo scorso ottobre è capace di comprendere i contenuti visuali.
Grok riesce ad attingere in tempo reale ai contenuti di X e a rispondere in maniera ironica e sarcastica. Dopo l’esperienza del chatbot di Microsoft, collegato a Twitter nel 2016, aumenta il rischio che Grok generi disinformazione.
Limitazioni e requisiti
È stata segnalata la disponibilità di una prima versione gratuita di Grok in Nuova Zelanda con alcune limitazioni: 10 richieste ogni 2 ore con il modello Grok-2, 20 richieste ogni 2 ore con il mini modello Grok-2 e 3 domande di generazione di immagini al giorno.
Per poter utilizzare il nuovo chatbot gratuitamente ogni account deve essere stato creato da almeno 7 giorni e deve avere un numero di telefono associato.
Sfida agli altri modelli
Con l’accesso gratuito a Grok, xAI sta cercando di ampliare la community in maniera tale da ottenere più feedback rapidamente. Musk sta lanciando di fatto una sfida a ChatGpt, Copilot, Claude e Google Gemini.
Articolo di D.C.G.