Google Analytics, Garante Privacy: dati trasferiti in Usa senza adeguata protezione

Il Garante della Privacy parla chiaro e questa volta chiarisce alcuni punti sull’utilizzo di Google Analytics (GA).

Il sito web che utilizza il servizio Google Analytics, senza le garanzie previste dal Regolamento Ue, viola la normativa sulla protezione dei dati perché trasferisce negli Stati Uniti, Paese privo di un adeguato livello di protezione, i dati degli utenti.

Il chiarimento arriva a conclusione di un’istruttoria avviata sulla base di una serie di reclami e in coordinamento con altre autorità privacy europee.

Raccolta di informazione degli utenti

È emerso che i gestori dei siti web che utilizzano GA raccolgono, mediante cookie, informazioni sulle interazioni degli utenti, le singole pagine visitate e i servizi proposti. Per non parlare degli indirizzi IP del dispositivo dell’utente e informazioni relative al browser, al sistema operativo, alla risoluzione dello schermo, alla lingua selezionata, nonché data e ora della visita al sito web.

Tutta questa mole di informazioni viene trasferita verso gli Stati Uniti.

Il trattamento di questi dati è illecito, anche perché, ribadisce il Garante, lo stesso indirizzo IP costituisce un dato personale e anche nel caso fosse troncato non diverrebbe un dato anonimo, considerata la capacità di Google di arricchirlo con altri dati di cui è in possesso.

I provvedimenti

Il Garante ribadisce l’obbligo di conformarsi al Regolamento europeo, adottando tutte le misure adeguate al trasferimento, pena la sospensione dei flussi di dati effettuati verso gli Stati Uniti.

L’aggiornamento di Analytics

Dal 1° luglio 2023, inoltre, Google Universal Analytics (GUA, quello che siamo abituati ad utilizzare) non sarà più disponibile.

Verrà sostituito da una versione aggiornataGoogle Analytics 4 (GA4). Tra poco più di un anno, quindi, tutti i siti che utilizzano Universal Analytics standard smetteranno di processare nuovi dati.

Nonostante questo, l’utente potrà accedere ai contenuti elaborati in precedenza nella propria area Universal Analytics per altri sei mesi. In questo periodo l’azienda consiglia vivamente di “esportare tutti i report storici”.