Secondo il report “Atti intimidatori nei confronti di giornalisti”, realizzato nel 2023 dal Servizio di analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale, le minacce verso i professionisti dell’informazione sono diminuite.
L’indagine, infatti, riporta 98 episodi di intimidazioni avvenuti nel 2023, 13 in meno rispetto al 2022. Tra questi 98, 12 provengono da contesti di criminalità organizzata, mentre 40 da contesti politico/sociali.
Come nel 2022, in 30 dei casi totali le intimidazioni sono avvenute tramite i canali web. Le piattaforme più utilizzate sono state Facebook (13 episodi) e la posta elettronica (8 episodi).
Le Regioni in cui si sono rilevati un maggior numero di eventi (il 69,4% del totale) sono la Lombardia, il Lazio, la Campania, la Calabria e la Sicilia.
Negli episodi registrati nel 2023 risultano coinvolti 92 professionisti dell’informazione, tra cui 21 donne e 71 uomini. Secondo il report, tuttavia, per alcuni atti intimidatori non risulta che le vittime abbiano presentato denuncia o querela.
Oltre ai giornalisti, anche sedi o troupe giornalistiche hanno subito episodi di intimidazioni. Questi, secondo quanto analizzato, sono l’8% delle segnalazioni totali.
Articolo di E.S.
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