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GB, quasi 600 nuovi libri in uscita contemporanea in un solo giorno

In Inghilterra l’uscita dei nuovi libri è tradizionalmente prevista per il giovedì, ma il 3 settembre prossimo è prevista un’ondata di nuove pubblicazioni: 590 opere inedite arriveranno nelle librerie britanniche.

Non si era mai visto nulla di simile nel mondo editoriale inglese. Per fare un confronto, le opere uscite il primo giovedì di settembre 2019 erano un terzo di meno.

Ma in questo primo giovedì di settembre 2020 accadrà qualcosa di unico: l’arrivo di circa 600 nuove opere nelle librerie britanniche. E i responsabili del settore non sanno come accoglierle.

Qualcuno ha parlato di “tsunami dell’editoria”, altri di “Super-Thursday”, facendo il verso alle elezioni USA.

Dopo l’emergenza covid-19 e il conseguente lockdown, molti scrittori ed editori sono stati costretti a rinviare le uscite a inizio settembre. Sta di fatto che le case editrici si sono trovate nella necessità di distribuire al più presto tutti i libri rimasti fermi in tipografia. Altrimenti l’ingolfamento sarà colossale nella fase natalizia, dove gli editori vogliono massimizzare le vendite e crescono regali e acquisti.

Il problema è che, stavolta, i libri in uscita sono davvero troppi. Gestirne seicento in un solo giorno sarà estremamente problematico per le librerie, soprattutto quelle più piccole, anche solo dal punto di vista logistico. Persino i colossi della vendita e della distribuzione sono preoccupati.

C’è poi l’aspetto, da non trascurare, della pubblicità e delle recensioni, mentre presentazioni ed eventi culturali restano tuttora quasi impossibili nel Regno Unito. Se aggiudicarsi un articolo su Guardian, Times o London Review of Books è di norma arduo, ora sarà un’impresa.

Foyles è una delle librerie più famose e amate a Londra

«Tutti lotteranno per avere uno dei 10-11 spazi a disposizione nel numero di quella settimana e delle successive. Settembre è sempre complicato per chi cura le pagine culturali dei giornali. Ma quest’anno è pura follia», ha dichiarato Andrew Holgate, capo della cultura del Sunday Times.

A farne le spese, come ha sottolineato l’Observer, saranno gli autori emergenti o esordienti, destinati a essere spazzati via dai “dinosauri” della narrativa e saggistica inglese.

Dei titoli che usciranno all’inizio di settembre “bestseller annunciati”, i nuovi romanzi di Martis Amis e Robert Harris sono tra i più attesi della rentrée letteraria britannica.

(Foto in alto: libreria nel cuore di Chelsea)

uspi

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