Garante antifake news, Cnog chiede confronto con Barachini

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (Cnog) chiede al sottosegretario con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini, di eliminare la figura del Garante antifake news nelle agenzie di stampa.

I dubbi sul Garante

La figura del Garante è nata per fornire un supporto alle agenzie di stampa, con lo scopo di garantire la qualità informativa e combattere la disinformazione. 

L’Ordine aveva già chiesto al Governo di eliminare la norma (contenuta nel D.P.C.M. del 27 luglio 2023) che prevedeva l’istituzione di un Garante antifake news, che era visto come una figura “fortemente lesiva della libertà di informazione e delle prerogative deontologiche del giornalista a cui spetta, come prescrive la legge, la verifica delle notizie e la garanzia della loro autenticità, in piena autonomia”.

La risposta di Barachini

Il sottosegretario Barachini si dice disponibile ad un incontro sul tema, ribadendo: “come abbiamo già chiarito in una circolare esplicativa diffusa dopo un’interlocuzione proficua con i rappresentanti sindacali dei giornalisti, si tratta di un presidio collaborativo rispetto agli organi di direzione dell’Agenzia, che mantengono impregiudicate le proprie competenze, funzioni e responsabilità, così come ogni giornalista conserva inalterati il proprio ruolo, i propri doveri deontologici e la propria responsabilità giuridica”.

Il Garante, quindi, è e rimane “una figura di supporto, priva evidentemente di poteri autorizzativi, che ci risulta diverse agenzie abbiano accolto positivamente, in vista della scadenza della domanda di iscrizione all’elenco e dell’avvio di una riforma lungamente attesa che tutelerà il lavoro giornalistico offrendo una certezza di risorse economiche per lo sviluppo delle realtà editoriali”.

Articolo di T.S.