MILANO (ITALPRESS) – Ogni anno le Fiere ospitate nei padiglioni di Fiera Milano, cui prendono parte quasi 25.000 espositori e 4 milioni di visitatori generano, per le sole aziende espositrici italiane, ricavi per 46,5 miliardi di euro. Le vendite realizzate nelle manifestazioni di Fiera Milano innescano un moltiplicatore di 3,1: per ogni euro di Valore Aggiunto realizzato dalle aziende espositrici per effetto delle vendite generate grazie alla partecipazione alla Fiera, si generano ulteriori 2,1 Euro nell’intera economia grazie all’attivazione delle filiere a monte e dei consumi. Il contributo totale al PIL generato dalle “vendite fieristiche” è pari a 53,7 miliardi di euro, equivalente al 3% del PIL nel 2019. Sono alcuni dei dati contenuti nello studio strategico “Il futuro dell’industria italiana tra resilienza, rilancio dopo la crisi sanitaria globale e competitività di lungo periodo” predisposto da The European House – Ambrosetti per Fondazione Fiera Milano e presentato a Cernobbio da Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera Milano, e Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, The European House – Ambrosetti.
“Il Sistema Fieristico italiano può avere un ruolo cruciale nel sostenere la nuova narrazione del sistema-Paese e delle sue produzioni guida, quale aggregatore delle eccellenze del Paese
e espressione della nuova immagine-Paese”, afferma Enrico Pazzali. In Italia la tradizione fieristica è secolare: proprio nel 2020 ricorre il Centenario della Fiera di Milano e le Fiere,
soprattutto quelle Business-to-Business, da sempre rappresentano uno dei principali luoghi di incontro tra domanda e offerta, di relazione tra filiere e catene del valore, di sviluppo e di innovazione, di volano per l’export e di promozione del Made in Italy. Il documento analizza la situazione di crisi attuale legata all’emergenza sanitaria da Covid-19, uno di quegli eventi rari e non previsti che esercitano un impatto drammatico di tipo sistemico e senza precedenti. La situazione attesa per l’Italia è allarmante. Il modello di stima del PIL elaborato da The European House – Ambrosetti prevede una contrazione pari a -10,8% per l’anno 2020, con una forbice previsionale tra -7,8% e -13,8%. Per il settore manifatturiero l’impatto stimato per l’anno 2020 è pari a -21,4%. Il 70% delle aziende italiane ha registrato un calo di fatturato rispetto allo scorso anno e, di questi, quasi la metà ritiene che il proprio fatturato subirà una flessione superiore al 25% nel 2020.
(ITALPRESS).
“Il Sistema Fieristico italiano può avere un ruolo cruciale nel sostenere la nuova narrazione del sistema-Paese e delle sue produzioni guida, quale aggregatore delle eccellenze del Paese
e espressione della nuova immagine-Paese”, afferma Enrico Pazzali. In Italia la tradizione fieristica è secolare: proprio nel 2020 ricorre il Centenario della Fiera di Milano e le Fiere,
soprattutto quelle Business-to-Business, da sempre rappresentano uno dei principali luoghi di incontro tra domanda e offerta, di relazione tra filiere e catene del valore, di sviluppo e di innovazione, di volano per l’export e di promozione del Made in Italy. Il documento analizza la situazione di crisi attuale legata all’emergenza sanitaria da Covid-19, uno di quegli eventi rari e non previsti che esercitano un impatto drammatico di tipo sistemico e senza precedenti. La situazione attesa per l’Italia è allarmante. Il modello di stima del PIL elaborato da The European House – Ambrosetti prevede una contrazione pari a -10,8% per l’anno 2020, con una forbice previsionale tra -7,8% e -13,8%. Per il settore manifatturiero l’impatto stimato per l’anno 2020 è pari a -21,4%. Il 70% delle aziende italiane ha registrato un calo di fatturato rispetto allo scorso anno e, di questi, quasi la metà ritiene che il proprio fatturato subirà una flessione superiore al 25% nel 2020.
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