FIGEC, Conferenza Stampa in Senato: “Solitudine, accoglienza e speranza”

Si è tenuta oggi, presso la Sala Zuccari a Palazzo Giustiniani, la Conferenza stampa di presentazione del nuovo sindacato FIGEC – Federazione Italiana Giornalismo, Editoria e Comunicazione.

Presenti il Segretario Generale della CISAL, Francesco Cavallaro, il Segretario Generale FIGEC, Carlo Parisi e il Presidente FIGEC, Lorenzo Del Boca.  

Presenti anche alcuni Senatori e altre figure del settore giornalistico, che sono intervenute durante le ore di confronto.

“Vogliamo stare sempre più vicini al mondo del lavoro”

Parisi apre i lavori con una presentazione dei presenti al tavolo e i saluti generali di rito.

Prende subito la parola il Segretario Cavallaro, ringraziando i presenti, ma soprattutto Parisi per il lavoro degli ultimi mesi e per l’impegno messo per la nascita del nuovo sindacato.

“È frutto di uno studio fatto sul settore, sulle prospettive del settore”, spiega Cavallaro, che poi passa alla presentazione dei nuovi vertici di questa federazione: “il presidente di FIGEC sarà il Dott. Lorenzo Del Boca e il Segretario Generale, Carlo Parisi”, entrambi accolti con gli applausi della Sala. “È stato eletto anche il Consiglio nazionale, lo Statuto è stato già registrato”, ha dichiarato Cavallaro.

Francesco Cavallaro, Segretario Generale CISAL.

“Perché questo nome? Abbiamo voluto includere tutta una serie di figure lasciate a sé stesse finora, ecco perché in questa federazione ci saranno tutte le figure che mancano di tutele. Questa avventura, nasce da un progetto nuovo che è nato da un’esigenza, perché siamo vicini al mondo del lavoro. Questa federazione nasce “per” e non “contro”. Non contro qualcuno ma contro quelle situazioni che non tutelano i lavoratori. Non nasciamo in concorrenza, ma per un’esigenza”, ha proseguito il Segretario Generale CISAL.

Poi si passa al tema sempre caldo del Contratto USPI-CISAL. “Ha attirato delle antipatie di quella parte che non capisce che ciò che abbiamo fatto è per tutelare tutta una serie di figure lasciate indietro”.

“Sappiamo di fare le cose con coscienza e trasparenza e anche in questo caso ce la vogliamo giocare. E oggi siamo qua perché questo mondo ha necessità di avere degli interlocutori validi. Visto che si parla sempre di pluralità di sindacati, abbiamo avviato un’operazione legittima in un Paese democratico”. E poi Cavallaro ha concluso: “Vogliamo stare sempre più vicini al mondo del lavoro e questo faremo anche con FIGEC”.

“L’impresa è affascinante per questo, per la sua varietà”

“I giornalisti hanno bisogno di sindacato. Se il sindacato non c’è, noi siamo qui per questo. Abbiamo il dovere di difendere una professionalità e abbiamo il dovere di lasciare un’eredità a chi viene dopo di noi”. Queste le prime parole del Presidente FIGEC, Lorenzo Del Boca.

Che parla senza mezzi termini: “Forse per i nostri figli non c’è più tempo, ma per tutti quelli che sono già nel sistema, c’è bisogno di tutele”.

Lorenzo Del Boca, Presidente FIGEC.

Di tutele e di occhi puntati al futuro, alla trasformazione digitale della professione, alle nuove figure professionali che lavorano nel mondo del giornalismo. “L’orologio della storia non si ferma, la tecnologia va accettata com’è e la professione deve stare al passo con i tempi. Bisogna adeguarsi al nuovo mezzo e cambiare la strategia culturale di approccio al nuovo mezzo”, chiarisce Del Boca.

“I giornalisti come li abbiamo immaginati noi, non ci sono più, si sono affiancati moltissime figure nuove. A queste categorie bisogna rivolgersi dal principio, non in ultima battuta. Perché sono parte integrante del sistema. Queste professionalità diverse, unite tra loro, creano un motore di crescita nuovo”. Ecco perché, per il nuovo Presidente FIGEC, “l’impresa è affascinante per questo, per la sua varietà”.

Solitudine, accoglienza e speranza

E l’ultimo intervento dei seduti al tavolo è quello del nuovo segretario Generale FIGEC, Carlo Parisi. Appena accostatosi al microfono, apre uno striscione con la scritta “ECCOCI, siamo arrivati”.

E poi prende la parola. “Dal Segretario Generale di un sindacato si attende un discorso, un programma. Io non ho preparato nulla. Viviamo in un Paese nel quale siamo abituati a continui programmi e promesse, con tante delusioni. Il mio biglietto da visita e quello della FIGEC, della CISAL, è rappresentato da chi ne fa parte. Un sindacato è fatto di persone e ognuno di noi ha la propria storia”.

Ma Parisi inizia subito a spiegare come siamo arrivati ad oggi, a questa nuova nascita del mondo del giornalismo. “Se noi oggi siamo qui è perché riteniamo che pensarla in maniera diversa sia una risorsa, non una colpa. Nelle democrazie, chi sta all’opposizione ci tiene svegli, ci fa ragionare sulla strada che stiamo percorrendo”.

“La FIGEC è un sindacato “per” non “contro” qualcuno”, ribadisce il Segretario. “Un sindacato al passo con i tempi e con i cambiamenti”.

Carlo Parisi, Segretario Generale FIGEC.

“Accoglienza”, prosegue Parisi. “E per questo ringrazio Cavallaro per l’accoglienza che ha offerto a tutti i giornalisti italiani che si sono sentiti stranieri a casa loro”.

Passando al tema del Contratto USPI-CISAL, Parisi ha dei ringraziamenti da fare: “Grazie a CISAL e a Cavallaro per aver salvato l’editoria periodica online, settore in forte sviluppo. Per questo bisogna ringraziare anche CISAL Terziario e il Segretario Vincenzo Caratelli. La disdetta del contratto USPI-FNSI è arrivata in piena pandemia, in una situazione difficile. E a tutti quelli con continuano ad attaccare il contratto USPI-CISAL, dico che i numeri bisogna saperli leggere bene”.

“Speranza”, l’ultimo punto del discorso di Parisi. “La speranza di contribuire e di continuare ad essere vicino a chi ha bisogno, vicino agli ultimi, a chi non ha Santi in paradiso. A chi non ha i soldi per l’affitto o le bollette. I programmi li scriveremo insieme, partendo da un foglio bianco, dalle esigenze, dal problema e cercando di risolverlo senza preventiva analisi”. “Io in 20 anni ho visto tanta gente brava a parlare e poco a fare, che si è sempre approfittata del proprio ruolo per spremere chi si spendeva dalla mattina alla sera”. Quindi, conclude il nuovo Segretario Generale FIGEC, “non so se ci riusciremo, ma sarebbe un delitto rinunciarci. Vogliamo metterci la faccia, sporcarci le mani e stare vicino a chi non ha Santi in paradiso”.

“Grazie!”

Tra le varie figure del mondo del giornalismo, è intervenuto anche il Vice Segretario Generale USPI, Sara Cipriani. Nel ringraziare Carlo Parisi per il lavoro svolto, Cipriani ha anche rivolto un grande apprezzamento a CISAL e al Segretario Cavallaro per il contratto USPI-CISAL, per tutto il lavoro degli ultimi due anni, in un momento delicato come quello pandemico, sempre a tutela dei giornalisti ma anche degli editori.

Sara Cipriani, Vice Segretario Generale USPI – Sala Zuccari, Senato della Repubblica.

Infine, sul finire della Conferenza, è intervenuto anche il sottosegretario con delega all’Informazione e all’Editoria, Giuseppe Moles. Salutando i presenti e ringraziando per l’invito, Moles ha ricordato che “il dovere di un governo è di porre norme non eccessivamente oppressive, per non chiudere il lavoro giornalistico in un recinto. Il settore va difeso, tutelato e sostenuto. E va fatto con la collaborazione di tutti, di ogni organizzazione che intende mettere al centro questa tutela”.

Il sottosegretario ha poi fatto l’in bocca al lupo a tutti per il lavoro da svolgere, a tutela del settore intero.