Dopo lo scandalo scoppiato nel 2018 in cui Facebook avrebbe ceduto i dati di più di 50 milioni di utenti all’azienda britannica Cambridge Analytica (che si occupa di consulenza e strategia politica, dati poi usati nella vittoriosa campagna elettorale di Trump), il social network americano ora si prepara ad adottare ulteriori misure per proteggere l’integrità e il corretto svolgimento delle elezioni statunitensi del 2020.
Sul blog del social con più di 2 miliardi di iscritti al mondo si legge che si procederà ad etichettare i post di media a controllo statale ed i contenuti falsi, misura che dal prossimo anno verrà adottata anche su Instagram. La piattaforma ha specificato quali sono le diverse azioni che intende intraprendere in vista delle prossime elezioni presidenziali, che si possono riassumere in tre tipologie: “contrastare le interferenze straniere”, “aumentare la trasparenza” e “ridurre la disinformazione”.
“Vogliamo inoltre che le persone capiscano meglio quali sono le fonti delle notizie che leggono”: a partire da novembre, saranno “etichettati” i siti di informazione che sono anche solo parzialmente sotto il controllo del governo del loro Paese.
Per fronteggiare il pericolo di diffusione di fake news, Facebook – e successivamente anche Instagram – applicherà un’etichetta su foto e video falsi o parzialmente falsi, con tanto di rimando alla spiegazione della segnalazione. Qualora le persone dovessero tentare di condividere post che sono stati classificati come falsi, Facebook mostrerà un pop-up con le valutazioni dei fact-checkerv, ovvero persone incaricate di verificare fatti riguardanti, in particolare, le informazioni date dai politici e, anche come autoverifica, alle notizie diffuse dai mezzi di comunicazione. Con questa strategia il social vuole prevenire la diffusione di fake news virali.
Un altro obiettivo è quello di contrastare l’intimidazione e la repressione nei confronti degli elettori: “i tentativi di interferire con il voto, minano i valori alla base della nostra compagnia e lavoriamo attivamente per rimuovere questo tipo di contenuti minacciosi”. In vista delle elezioni del 2020, saranno incrementati i regolamenti che prevedono la rimozione di tutti contenuti che forniscono indicazioni ingannevoli sulle modalità di voto, sulle qualifiche che bisogna avere per votare e che minacciano di violenze gli elettori.
Ma le novità introdotte dal social network non finiscono qui: l’altra proposta riguarda l’introduzione di strumenti e servizi di sicurezza per i candidati politici per proteggersi dai tentativi di hacking, anche con sistemi di doppia identificazione. L’introduzione di “Facebook Protect” è mirata a “proteggere gli account dei candidati e dei loro team di lavoro”. Gli amministratori delle Pagine Facebook e Instagram potranno iscriversi a questo nuovo programma che assicurerà loro un continuo monitoraggio per evitare che i profili siano hackerati.
Tra le nuove misure introdotte, anche un sistema di tracciamento per consentire agli utenti di sapere quanto stanno spendendo sul social i candidati alle presidenziali.