Editoria libraria siciliana, l’assessore Campo: “I soldi ci sono ma non vengono usati”

Interpellanza della deputata Stefania Campo per spingere la Regione a utilizzare il milione e mezzo stanziato 18 mesi fa con la cosiddetta finanziaria di guerra. 

Interpellanza della deputata regionale Stefania Campo

“I soldi ci sono, ma il presidente Musumeci non li usa, questo governo sta facendo morire l’editoria siciliana“. Il grido di allarme è della deputata regionale del M5S Stefania Campo, che ha presentato una interpellanza alla Assemblea regionale siciliana. Per sollecitare il presidente della Regione Musumeci e l’assessore alla Cultura Samonà a elargire il milione e mezzo di euro stanziato 18 mesi fa con la cosiddetta finanziaria di guerra, ma mai arrivato sui conti correnti degli editori siciliani indipendenti che ora rischiano il collasso.

Stefania Campo, foto fratta da www.stefaniacampo.it/

Fondo da 1 milione e mezzo di euro

“Dimenticati dall’attuale governo di centrodestra – afferma Campo – gli editori siciliani nei giorni scorsi hanno dovuto protestare pubblicamente affinché i fondi a sostegno dell’editoria dei libri cartacei, circa un milione e mezzo di euro, venissero utilizzati al più presto. Per mettere quantomeno una pezza alle enormi difficoltà che attraversa il settore e che la pandemia non ha fatto altro che acuire”.

“Eppure sembrava tutto chiaro: si era deciso di destinare questa somma al settore dei libri, ma dopo 18 mesi la Regione non ha ancora aperto nemmeno un cassetto”, ricorda l’assessore.

Ascoltare le proposte degli editori

“Non ci sono – conclude Campo nella sua interpellanza – più margini di balbettii e di bandi ‘farlocchi’ . Che rinviino la destinazione delle somme addirittura di un altro anno. Se il governo siciliano avessero ascoltato le proposte degli editori, a quest’ora in Sicilia ci sarebbero biblioteche pubbliche con migliaia di nuovi libri editi nella nostra isola e un settore che avrebbe già tirato un respiro di sollievo”.

(Foto in alto: Assemblea regionale siciliana, tratta da https://www.ars.sicilia.it)