ROMA (ITALPRESS) – Sulla scelta del capo del Dap “ci furono dei condizionamenti? No. Chi lo sostiene se ne faccia una ragione, non sono disposto più a tollerare allusioni e ridicole illazioni”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, nel suo intervento in Senato in replica al dibattito sulle mozioni di sfiducia nei suoi confronti.
“In tutte le mie leggi c’è la ferma determinazione, che rivendico, a combattere il malaffare. La lotta al malaffare senza compromessi ha sempre animato e animerà la mia attività politica”, ha aggiunto il Guardasigilli, che ha spiegato: “E’ totalmente falsa l’immagine di un governo che avrebbe spalancato le porte delle carceri, addirittura per i detenuti più pericolosi. Dati alla mano: la riduzione della popolazione dei detenuti in Italia è stata determinata nella stragrande maggioranza dei casi nell’applicazione delle leggi vigenti da decenni e nessuno aveva mai cambiato”.
“La scelta della maggioranza è stata quella di intervenire senza intaccare il principio della pena, arrivando a imporre il braccialetto elettronico che in precedenza non era previsto. Non era previsto nella legge 199 del 2010 approvata dal governo del centrodestra”, ha proseguito Bonafede.
(ITALPRESS).