Big Tech, nuove regole Ue per garantire trasparenza elettorale

L’Unione europea si prepara alla campagna elettorale per le prossime elezioni europee stabilendo nuove regole per le Big Tech.

Per resistere alle interferenze pubblicitarie degli OTT e garantire la trasparenza delle informazioni, le istituzioni Ue hanno raggiunto un accordo.

Etichette a pubblicità politica e controllo degli sponsor

Con le nuove norme, la pubblicità politica dovrà essere chiaramente segnalata ed etichettata, per essere trasparenti su chi finanzia la campagna e gli spot. 

“I cittadini saranno così in grado di individuare facilmente la pubblicità politica online e chi le sta dietro”, ha dichiarato Sandro Gozi, relatore dell’Eurocamera.

Inoltre, gli sponsor extra-europei non potranno interferire nei tre mesi precedenti le elezioni. Per assicurarsi ciò, l’Ue ha imposto un divieto di interferenza pubblicitaria da parte di enti di Paesi terzi.

Bruxelles, in accordo con i Paesi membri, ha infine creato un archivio pubblico con l’intento di registrare e contenere per sette anni tutte le pubblicità politiche online e le informazioni correlate. È considerata pubblicità politica tutta la propaganda dei mesi precedenti le elezioni, tranne le comunicazioni interne e newsletters inviate da partiti politici, fondazioni e enti senza scopo di lucro, che non subiranno le nuove strette sulla privacy.

“Le nuove regole renderanno più difficile per gli attori stranieri diffondere disinformazione e interferire nei nostri processi liberi e democratici. Abbiamo anche assicurato un ambiente favorevole per la campagna transnazionale in tempo per le prossime elezioni del Parlamento europeo”, ha spiegato ancora Gozi.

Articolo di T.S.