L’Audizione alla Commissione Cultura del Sottosegretario con delega all’editoria, Andrea Martella, tenutasi oggi alle ore 13:00, ha toccato punti diversi e soprattutto misure già adottate e provvedimenti che verranno implementati o studiati ex novo.
Tutte le misure già adottate così come quelle alle quali il Governo sta lavorando sono ispirate ad una logica di filiera che tenga insieme in un unico quadro tutti gli operatori del settore e i loro specifici bisogni. Per l’immediato futuro, quindi, Martella afferma che si sta “studiando un nuovo pacchetto di misure economiche per il settore editoriale, idonee a rassicurare la tenuta di un comparto di così cruciale rilevanza”.
MISURE GIÀ AVVIATE
Tra le misure già attive Martella chiarisce che già nella Legge di bilancio era stata prevista “una riqualificazione del credito di imposta per le edicole, per la compensazione delle tasse locali e per le spese di affitto, uno strumento che oggi si dimostra importante per sostenere la rete delle edicole nell’emergenza, al punto che abbiamo ritenuto di rafforzarlo ulteriormente attraverso il Dl “Cura Italia”, raddoppiando l’importo da 2.000 a 4.000 euro e di esterno alle spese per la consegna a domicilio dei giornali e per la prima volta di riconoscerlo anche alle imprese di distribuzione che portano i giornali nei comuni fino ai 5.000 abitanti”.
“Nella prima fase dell’emergenza sono stati adottati alcuni interventi per la filiera editoriale e verranno utilizzati ulteriori strumenti per la fase due, che sono ora al vaglio”, chiarisce il Sottosegretario che poi aggiunge: “Le misure adottate con il Dl “Cura Italia” sono state orientate innanzitutto a limitare la perdita dei ricavi pubblicitari che soprattutto per le testate locali e per le più piccole rappresentano la principale fonte di sostentamento. La complessiva tenuta delle vendite e l’aumento degli accessi online, registrati nelle ultime settimane, non possono neutralizzare gli effetti negativi derivanti dal crollo degli investimenti pubblicitari delle imprese. Per questa ragione abbiamo modificato il credito di imposta per gli investimenti pubblicitari già vigente a regime come incentivo agli investimenti incrementali sull’anno precedente in una misura applicabile per l’anno in corso all’investimento complessivo. È un primo segnale importante per incentivare le imprese a mantenere una certa quota di investimenti sui giornali e le tv locali”.
NUOVE MISURE NEL PROSSIMO DECRETO
In vista del prossimo decreto Martella afferma che si mira ad aumentare “la percentuale della spesa ammessa al beneficio fiscale e incrementando corrispondentemente le risorse poste a copertura”.
Per quanto concerne le edicole nello specifico, si sta “valutando, per il prossimo decreto, di riconoscere agli esercenti di tali attività, ove non destinatari di altre forme di sostengo, un bonus una tantum per i maggiori oneri correlati allo svolgimento dell’attività durante l’emergenza sanitaria”. Martella, sull’argomento, aggiunge che sta proseguendo il confronto “per rafforzare il profilo delle edicole come servizi territoriali”, tramite l’ANCI, i comuni e con le ASL per l’erogazione di servizi anagrafici e di prenotazione delle prestazioni sanitarie.
Sul fronte della tutela del reddito, Martella afferma che si sta lavorando per riconfermare l’indennità da 600 euro, dedicata ai giornalisti più esposti agli effetti della crisi, cioè ai giornalisti precari, autonomi o a basso reddito iscritti all’INPGI2, anche nel prossimo provvedimento di fine aprile.
La novità introdotta da Martella per quanto riguarda l’editoria digitale, è un “credito di imposta ad hoc per i servizi digitali, servizi di server, hosting e banda larga rivolti alle testate edite in formato digitale. Le testate online hanno svolto e stanno svolgendo un presidio informativo rilevante nell’emergenza sanitaria ed è quindi opportuno introdurre una forma di sostegno ad esse mirata. È una misura fortemente innovativa e che punta ad offrire alle testate giornalistiche una nuova forma di sostengo idonea ad accompagnare i processi di trasformazione digitale che di fatto questa crisi ha accelerato”, commenta il Sottosegretario. Questa crisi economica dovuta dalla pandemia mondiale ha ancora di più evidenziato come la pubblicità sia fondamentale per la tenuta economica del comparto, soprattutto di quello digitale.
SOSTEGNO FISCALE
Per altro verso si pone la necessità di valutare nuove forme di sostengo fiscale connesse all’utilizzo della carta per le imprese editoriali che non accedano ad altre forme di sostegno pubblico. Il Sottosegretario ha affermato di star lavorando anche “al rifinanziamento di un’agevolazione fiscale già presente nel passato come il credito di imposta per l’acquisto della carta per i giornali. Mi riferisco inoltre anche alla forfettizzazione delle rese dei giornali che dovremmo portare al 100% per abbattere il peso dell’imposizione Iva a beneficio dell’intera filiera”.
CONTRIBUTI DIRETTI PER IL SETTORE
Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria non ha mai interrotto il proprio lavoro per sostenere ed aiutare il settore, tanto che si proseguirà con “l’ordinato pagamento del primo rateo dei contributi diretti in favore delle imprese editoriali la cui erogazione è prevista entro il 31 maggio”. Martella poi aggiunge che verrà proposto “il differimento della verifica della regolarità previdenziale e fiscale delle imprese beneficiarie”.
INPGI
Per quanto riguarda la Cassa di previdenza dei giornalisti, si valuterà, con le amministrazioni interessate, “l’opportunità di differire il termine per il completamento delle procedure di riequilibrio dell’INPGI, oggi fissato al 30 giugno 2020”. A causa dell’emergenza, infatti, il tavolo tecnico istituito a febbraio scorso ha potuto riunirsi solo una volta quindi non si potrà portare a termine, prima del prossimo giugno, il processo di insediamento del nuovo CdA dello stesso istituto di previdenza dei giornalisti.
TASK FORCE CONTRO LE FAKE NEWS
L’iniziativa partita il 4 aprile scorso, ovvero l’istituzione dell’unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news relative al Covid-19 sul web e sui social network, ha sempre avuto l’obiettivo, chiarisce Martella, di “agevolare la fruizione del diritto individuale ad una adeguata informazione, con la funzione di supportare le istituzioni attraverso proposte e analisi e strumenti che facilitino la diffusione di informazioni scientificamente affidabili nell’emergenza sanitaria”.
DIRETTIVA EUROPEA SUL COPYRIGHT
“Il 14 febbraio scorso, poco prima che esplodesse la pandemia, il governo ha depositato in senato il disegno di legge che dispone il recepimento della direttiva comunitaria sul diritto d’autore. A causa dell’emergenza sanitaria si è svolta una sola seduta ma credo che ci siano le condizioni perché il Parlamento, il Senato in questo caso, possa riprendere in esame il provvedimento e si possa arrivare alla sua approvazione ben prima del giugno del 2021, previsto dalla stessa direttiva e auspico che questo possa avvenire entro la fine di quest’anno”.
STAMPA PERIODICA EDITA E/O DIFFUSA ALL’ESTERO
Difficoltà nell’adempimento di questioni operative sono sorte per gli editori italiani che diffondono all’estero o editano il proprio prodotto editoriale fuori dai confini nazionali. In particolare, per la domanda di contributo relativa all’anno 2019 -il cui termine scadeva il 31 marzo- il Governo ha attuato un primo immediato intervento con il quale era stato disposto il differimento per la presentazione delle domande al 30 aprile ed ora “è stato disposto un ulteriore differimento al 30 maggio”.
EDITORIA 5.0
Il Sottosegretario ribadisce che “l’orizzonte nel quale si muove il governo resta legato al progetto di riforma editoria 5.0. Dopo 40 anni dall’ultima legge organica (la n. 416 del 1981), e a maggior ragione in questo difficile frangente, per la filiera editoriale occorre un nuovo quadro normativo e rinnovate risorse certe e stabili. L’esigenza che emerge dalla costante interlocuzione con i soggetti e i rappresentati del settore è quella di avere un perimetro certo e stabile di strumenti di sostegno diretto e indiretto su cui fare affidamento per programmare investimenti per migliorare la qualità del prodotto editoriale”. Nella cornice di editoria 5.0 le misure che saranno prese avranno l’obiettivo di creare “un sistema stabile e mirato di incentivi all’innovazione e alle imprese editoriali modellato a partire dal credi di imposta per i servizi digitali”, ma anche misure per la “modernizzazione della rete di distribuzione e vendita, per la tutela del lavoro giornalistico, in particolare quello dei giovani”.