ROMA (ITALPRESS) – Ad agosto il tasso di disoccupazione mensile dell’area Ocse è sceso per il quarto mese consecutivo, seppur di poco, al 6% (dal 6,1% di luglio). Sebbene il tasso rimanga di 0,7 punti percentuali al di sopra del tasso pre-pandemia di febbraio 2020, quest’ultimo aggiornamento rappresenta una continuazione della tendenza al ribasso dal picco dell’8,8% nell’aprile 2020. Secondo l’Ocse, rispetto al picco di aprile 2020, riflette in gran parte il rientro dei lavoratori in cassa integrazione negli Stati Uniti e in Canada, dove sono registrati come disoccupati. Il numero di lavoratori disoccupati in tutta l’area Ocse ha continuato a diminuire (-1 milione) ad agosto, raggiungendo 39,7 milioni, ancora 4,3 milioni al di sopra del livello di febbraio 2020. Nell’area euro, il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 7,5% ad agosto, in lieve calo rispetto al 7,6% di luglio, avvicinandosi ai tassi pre-pandemia. Si sono verificati cali di 0,3 punti percentuali o più in Grecia (al 13,2%, dal 14,2% di luglio), Finlandia (al 7,2%, dal 7,8%), Spagna (al 14,0%, dal 14,5%), Lettonia (al 7,1% , dal 7,5%) e la Lituania (al 7,2%, dal 7,5%). Al di fuori dell’area dell’euro, le maggiori diminuzioni dei tassi di disoccupazione ad agosto, rispetto al mese precedente, sono state osservate in Colombia (al 12,7%, dal 13,6%), Corea (al 2,8%, dal 3,3%), Canada (al 7,1%, dal 7,5 %) e negli Stati Uniti (al 5,2%, dal 5,4%), mentre lievi variazioni o nessuna variazione sono state osservate nella maggior parte degli altri paesi, tra cui Australia (al 4,5%, dal 4,6%), Giappone (2,8%), Messico (a 4,1%, dal 4,2%, Polonia (al 3,4%) e Turchia (al 12,1%).
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